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Salvini: “Ecco la mia playlist per le giornate di pioggia”. I cantanti scelti dal ministro

In un post su Instagram il vicepremier ha rivelato i suoi gusti musicali

Di Luca Serafini
Pubblicato il 29 Ott. 2018 alle 09:29

Sul suo profilo Instagram, Matteo Salvini ha scritto un post in cui ha spiegato come ama trascorrere le giornate di pioggia, per sconfiggere o semplicemente “accompagnare” la tristezza.

Il ministro dell’Interno, oltre a “un bel panino con salame”, nelle giornate uggiose si dedica all’ascolto di una playlist apposita.

Tra i brani scelti dal vicepremier ci sono canzoni di grandi cantautori italiani come Francesco De Gregori, Fabrizio De André, Mina e Mia Martini.

Salvini però non disdegna nemmeno il pop: spazio quindi a grandi successi della musica leggera italiana come Gli Anni degli 883 e Il Mondo de Il Volo.

Al leader della Lega piace anche Antonello Venditti, inserito nella playlist con Sotto il segno dei pesci, Vasco Rossi con Liberi liberi e Ivan Graziani con Lugano addio.

“Per accompagnare la tristezza della pioggia sui tetti di Roma, mi faccio un bel panino col salame e mi ascolto in serie: De Gregori (Caterina), Ivan Graziani (Lugano Addio), Venditti (Sotto il segno dei pesci), Vasco (Liberi liberi), Mina (Amor mio), Max Pezzali (Gli anni), Il Volo (Il mondo), Mia Martini (Gli uomini non cambiano) e De André (Via del campo). E la domenica può cominciare!”

 

 

Un aspetto forse poco noto del leader della Lega è la sua passione per la musica. Nel 2003, Salvini ha curato un’intera compilation, uscita per l’etichetta di Radio Padania. Il disco si chiama: Per Le Strade Padane N° 1 – Canzoni E Ballate.

La compilation, come si può notare, contiene un altissimo tasso di patriottismo padano. Il primo brano è di Davide Van De Sfroos, poi c’è spazio per il Va’ pensiero di Giuseppe Verdi, per L’Inno Di San Marco del Coro della Serenissima e per una serie di altri brani rappresentativi della musica dialettale del Nord Italia.

Spiccano anche titoli emblematici come Il vento del Nord Padania guarda avanti. 

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