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Si rifiuta di curare uno straniero irregolare e Salvini difende il medico: “Bisogna contrastare l’immigrazione clandestina”

Credit: Getty Images

L'Ordine dei medici: "Un dovere curare tutti"

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 6 Ott. 2018 alle 19:31

Un medico si è rifiutato di visitare un uomo di origini straniere perché con il permesso di soggiorno scaduto. Poi lo ha denunciato ai carabinieri. È successo al pronto soccorso di un ospedale di Trento.

Secondo quanto riportato dal Corriere del Trentino, il medico avrebbe chiesto di poter accertare l’identità del paziente, ma scopertà l’irregolarità si è rifiutato di visitarlo e ha proceduto alla denuncia.

La condotta del medico del pronto soccorso è contraria a una direttiva del 2009 con cui si stabiliva “il divieto di segnalare alle autorità lo straniero irregolarmente presente nel territorio dello Stato che chiede accesso alle prestazioni sanitarie”.

Chiara la posizione dell’ordine dei medici: “I medici devono rispettare, oltre alle Leggi, le Regole del Codice Deontologico, e secondo tali Regole deve essere valutato il loro comportamento. Quando si parla di salute, non abbiamo bisogno di ‘tifosi’ abbiamo già riferimenti chiari e precisi, che sono i principi del Codice Deontologico e le evidenze della Scienza”.

Inoltre, prima di recarsi al pronto soccorso, l’uomo aveva si era rivolto al suo medico di famiglia, che ha rifiutato di visitarlo per la stessa ragione.

L’Ordine dei medici, intanto, ha avviato un’attività disciplinare nei confronti del medico.

“Bene ha fatto l’Ordine di competenza ad avviare l’attività disciplinare nei confronti del medico. Sia per dargli modo di fornire la sua ricostruzione dei fatti, sia per tutelare un principio: i medici devono rispettare, oltre alle Leggi, le Regole del Codice Deontologico, e secondo tali Regole deve essere valutato il loro comportamento”, ha commentato il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) Filippo Anelli.

“Quando si parla di salute, non abbiamo bisogno di ‘tifosi’ – continua Anelli -: abbiamo già riferimenti chiari e precisi, che sono i principi del Codice Deontologico e le evidenze della Scienza”.

Dalla parte del medico trentino, però, si è schierato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che in un tweet ha scritto: “Solidarietà al medico di Trento che ha segnalato ai carabinieri un immigrato marocchino irregolare. Abbiamo il dovere di garantire cure mediche a tutti, ma non possiamo dimenticare l’esigenza di contrastare l’immigrazione clandestina”.

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