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Processo Ruby, l’ex avvocato di Karima: “Berlusconi pagò 5 milioni il suo silenzio”

Di Laura Melissari
Pubblicato il 4 Dic. 2018 alle 19:56

“Berlusconi pagò 5 milioni il suo silenzio”. A dirlo è l’ex avvocato di Karima El Marhroug, meglio nota come Ruby. Secondo quanto riferisce Egidio Verzini, che difendeva la ragazza nel 2011, a portare avanti l’operazione per comprare il silenzio di Ruby fu Niccolò Ghedini. L’ex fidanzato di Ruby, Luca Risso, ottenne 2 dei 5 milioni, tramite una banca ad Antigua su un conto in Messico.

I soldi “sono stati fatti transitare dal Messico a Dubai e sono esclusivamente di Ruby”, ha dichiarato Verzini.

L’avvocato ha deciso di rinunciare all’obbligo del segreto professionale per un “dovere etico e morale”. Arriva immediata la replica di Ghedini, che annuncia una querela. “Sono tutte falsità”, ha detto

L’avvocato Verzini è stato legale di Ruby tra giugno e luglio 2011. L’incarico terminò perché era “venuto meno il rapporto di fiducia” con Karima El Mahroug, ha detto il legale.

Ruby voleva “costituirsi parte civile” ma che c’erano “stati degli interventi esterni”.

“Dopo lunga ed attenta valutazione reputo mio dovere etico e morale rendere pubblico ciò che si è realmente verificato nella vicenda Ruby, perciò ho deciso autonomamente di rinunciare all’obbligo del segreto professionale assumendomi ogni responsabilità”, ha scritto in una nota l’avvocato.

“L’operazione Ruby interamente diretta dall’avvocato Ghedini con la collaborazione di Luca Risso (messo al fianco di Ruby per controllarla), prevedeva in origine il pagamento di 7 milioni di euro, di cui 1 milione per me ed 1 milione per la persona incaricata da Ghedini di accompagnarmi nell’operazione”, ha dichiarato il legale.

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