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Romano Prodi: “Oggi un manager guadagna 200 volte in più di un operaio. Prima non lo avremmo accettato”

Credit: GEORG HOCHMUTH/AFP/Getty Images
Di Redazione TPI
Pubblicato il 20 Nov. 2018 alle 16:32 Aggiornato il 3 Feb. 2019 alle 12:18

C’è una differenza notevole tra lo stipendio di un manager e quello di un operaio. Il primo guadagna “almeno 200 volte” in più del secondo e “nessuno fa niente”. A parlare è l’ex presidente del Consiglio e della Commissione europea, Romano Prodi, intervenuto a Bologna per presentare il libro Il valore di tutto di Mariana Mazzucato.

“Oggi si tende a giustificare la differenza e nessuno dice niente”, ha dichiarato Prodi nel corso di un dibattito moderato da Massimo Giannini. “Accettiamo cose che 30 anni fa non avremmo minimamente accettato”.

Non sono mancati riferimenti all’Unione Europea: “La si accusa perché non fa nulla. Quando faceva politica la gente non era contro l’Europa: la possiamo salvare se le prossime elezioni saranno elezioni politiche” e non uno stratagemma per portare di nuovo sotto i riflettori i “trombati delle elezioni nazionali”.

“Il Partito Popolare Europeo è il partito più ampio: può nascere una bellissima battaglia politica se gli altri, i liberali, i socialisti e i verdi si mettono insieme. Se ci saranno elezioni europee con una battaglia politica, chi vince ha una delega europea, non nazionale. C’è bisogno di Europa perché Cina e Usa ci massacrano: torniamo alla politica”, ha osservato.

Secondo Prodi, “l’Unione Europea è diventata impopolare perché il potere è passato dalla Commissione al Consiglio che rappresenta i singoli paesi. E quando si passa ai singoli Stati chi comanda è il più grosso”.

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