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Al via a Roma la conferenza sulla Libia

L'obiettivo: un governo di unità nazionale a Tripoli. Oltre al ministro degli Esteri italiano, ci sono anche il segretario di Stato USA John Kerry e Federica Mogherini

Di TPI
Pubblicato il 13 Dic. 2015 alle 11:14

Si è aperta il 13 dicembre 2015 a Roma la conferenza internazionale sulla Libia che ha l’obiettivo di favorire un accordo per un governo di unità nazionale a Tripoli, risolvere la crisi siriana e di conseguenza arginare l’avanzata dell’Isis.

La conferenza è promossa dal ministro degli Affari Esteri italiano, Paolo Gentiloni, dal segretario di Stato americano John Kerry e dal rappresentante delle Nazioni Unite per la Libia, Martin Kobler.

Partecipano anche i rappresentanti degli altri membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu – Cina, Francia, Regno Unito e Russia -, i partner europei e regionali coinvolti nella soluzione della crisi libica.

Pamela Schirru di TPI partecipa alla conferenze e invierà aggiornamenti nel corso della giornata.

Seduti al tavolo delle trattative anche il rappresentante della Lega Araba, Nabil El Araby, l’inviato speciale per la Libia designato dall’Unione Africana, Dileita Mohammed Dileita, l’Alto Rappresentante dell’Unione europea, Federica Mogherini, oltre ai ministri degli Esteri di Algeria, Arabia Saudita, Egitto, Giordania, Marocco, Qatar, Turchia e Tunisia. 

Alla fine della riunione è prevista una conferenza stampa congiunta fra il ministro degli Esteri Gentiloni, il segretario di Stato americano Kerry e il rappresentante dell’Onu per la Libia, Martin Kobler.

GENTILONI: — Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni: “Raggiunta a Roma un’intesa unanime che getta le basi per la firma dell’accordo Onu prevista per il 16 dicembre in Marocco”. 

“È stata una giornata positiva per le decisioni prese in questa sede. Grazie al sostegno unanime dei 17 paesi presenti al tavolo delle trattative, delle tre organizzazioni della Lega Araba, dell’Unione Africana e dell’Unione Europea e dei rappresentanti libici, si è giunti all’accordo per la creazione di un governo di unità nazionale”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, nell’incontro congiunto con il segretario di Stato americano John Kerry e il Rappresentante delle Nazioni Unite per la Libia, Martin Kobler, al termine della Conferenza internazionale sulla Libia.

KERRY: — Il segretario di Stato americano John Kerry: “L’Italia giocherà un ruolo significativo nel processo di transizione libico”. 

“L’Italia si impegnerà nel processo di creazione di un governo di unità nazionale per superare la situazione di crisi libica. Avrà pertanto un ruolo di leadership. Si tratta di un impegno unanime e condiviso da tutti paesi, le organizzazioni e i ministri degli esteri coinvolti oggi al tavolo delle trattative. Gli Stati Uniti si impegneranno a sostenere questo processo di transizione voluto fortemente dai libici attraverso un sostegno economico e umanitario”, ha dichiarato il segretario di Stato americano John Kerry nell’incontro congiunto con il Ministro degli esteri, Paolo Gentiloni, e il Rappresentante delle Nazioni Unite per la Libia, Martin Kobler. 

KOBLER: — Il Rappresentante delle Nazioni Unite per la Libia Martin Kobler: “A Tripoli si insedierà ufficialmente il nuovo governo di unità nazionale”. 

“L’intesa unanime raggiunta oggi e’ arrivata al momento giusto e porterà alla firma dell’accordo del 16 dicembre prossimo. Il popolo libico vuole questo accordo di unita’ nazionale e Tripoli sarà la futura sede dove si insedierà il governo di unita’ nazionale” lo ha dichiarato il Rappresentante delle Nazioni Unite per la Libia, Martin Kobler, nell’incontro congiunto con il segretario di Stato americano John Kerry e il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni al termine della Conferenza sulla Libia.

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