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Cosa è successo il 14 novembre nel mondo

Un riassunto semplice e chiaro di quello che è successo oggi nel mondo

Di TPI
Pubblicato il 14 Nov. 2016 alle 19:57

Iraq: Un attentatore suicida ha causato almeno 6 vittime a Kerbala, in Iraq. L’attacco è stato rivendicato dall’Isis e ha colpito la popolazione sciita che si preparava a celebrare la fine del periodo di lutto per il martirio dell’imam Hussein. Nel pomeriggio due diverse esplosioni provocate da autobombe hanno inveec provocato la morte di otto persone a Falluja, ex roccaforte dell’Isis in Iraq. Una ventina di persone sono rimaste ferite nelle esplosioni contro i checkpoint della polizia, secondo quanto dichiarato dalle forze dell’ordine.

Stati Uniti: il 2016 sarà “molto probabilmente” l’anno più caldo nella storia del pianeta, segnando un nuovo record come già del resto era successo nel 2015. Secondo l’agenzia meteorologica delle Nazioni Unite, che ha diffuso oggi un rapporto di previsioni sul 2016 per la Conferenza Onu sul clima di Marrakech (Cop22), la temperatura globale nel 2016 è di 1,2 gradi centigradi superiore ai livelli pre-industriali. 

– Il presidente eletto Donald Trump ha assegnato due ruoli chiave nella sua squadra: Reince Priebus, un funzionario del partito repubblicano di alto livello e Stephen Bannon, dirigente di Breitbart News Network. Reince Priebus è stato scelto come capo dello staff di Trump e Stephen Bannon come capo stratega. Bannon si era temporaneamente allontanato dal suo ruolo di presidente esecutivo di Breitbart quando fu chiamato come capo della campagna elettorale di Trump.

Colombia: A sei settimane dal referendum che ha bocciato il primo accordo di pace tra governo e Farc perché ritenuto troppo indulgente nei confronti degli ex guerriglieri marxisti, le due parti hanno raggiunto un secondo accordo e invitano la Colombia ad appoggiarlo.

Siria: In Siria, dopo cinque anni di guerra civile, l’inflazione supera il 400 per cento, in alcuni settori la produzione è scesa del 60 per cento e due terzi della popolazione vive in condizioni di povertà assoluta. I dati sulla condizione disastrata dell’economia siriana.

Italia: Dopo i riconoscimenti dell’Onu e del Consiglio europeo, Nadia Murad, l’ex schiava yazida sfuggita all’Isis ha vinto il premio internazionale “La Donna dell’anno” assegnato dal Consiglio della regione Valle d’Aosta.

Svezia: Il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, sarà interrogato oggi dai procuratori svedesi presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra che gli ha concesso asilo politico, dove si trova da quattro anni, in seguito a un’accusa di stupro risalente al 2010.

– Circa 600 membri del Movimento di resistenza nordica, formazione di estrema destra razzista e antisemita, hanno marciato in centro a Stoccolma festeggiando la vittoria del candidato repubblicano americano Donald Trump. Secondo la polizia svedese, alcuni dimostranti si sono rivelati inclini alla violenza e sono scattati alcuni arresti, mentre almeno due persone sono rimaste ferite.

Australia: L’8 agosto del 2014 una 26enne neozelandese precipitava dal balcone dell’appartamento al 14esimo piano di proprietà di un 30enne australiano conosciuto su Tinder. Ieri Gable Tostee, assolto da ogni accusa il mese scorso, ha rilasciato un’intervista per la quale ha incassato oltre 100mila dollari, causando rinnovata indignazione. 

Bulgaria: In Bulgaria ieri è stato eletto presidente il candidato filo-russo Rumen Radev, che ha vinto contro la candidata del partito al governo di centro destra, Tsetska Tsacheva con il 59,35 per cento dei consensi. Il presidente della Repubblica bulgaro è una figura largamente cerimoniale, ma può anche influenzare la politica, con il diritto di veto. Ha inoltre il compito di firmare trattati internazionali.

Moldavia: In Moldavia è stato eletto presidente il candidato socialista filo-russo Igor Dodon, che ha vinto con quasi il 55 per cento dei voti, sconfiggendo la candidata pro-Ue, Maia Sandu, sostenuta dal Partito popolare europeo.

Francia: Il premier francese Manuel Valls ha dichiarato che il paese è ancora in pericolo e perciò lo stato di emergenza potrà essere esteso. Domenica sono state commemorate le vittime degli attacchi di Parigi dello scorso anno.

Birmania: L’esercito birmano ha ucciso almeno 25 persone in un villaggio rohingya, l’etnia musulmana protagonista di un’insurrezione nell’ovest del paese, domenica 13 novembre 2016. Secondo quando reso noto dalle forze armate birmane, le persone uccise erano insorti armati di machete e mazze di legno. 

Pakistan: Sette soldati pakistani sono rimasti uccisi da colpi di artiglieria sparati dalle forze armate indiane da una parte all’altra del confine nella regione contesa del Kashmir durante la notte tra domenica 13 e lunedì 14 novembre. Le relazioni tra le due potenze nucleari sono ai minimi storici da qualche mese e nelle ultime settimane si sono moltiplicati i colpi d’artiglieria che hanno attraversato il confine.

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