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Cosa è successo il 10 novembre nel mondo

Un riassunto semplice e chiaro di quello che è successo oggi nel mondo

Di TPI
Pubblicato il 10 Nov. 2016 alle 19:27

Stati Uniti: la settimana scorsa la polizia aveva trovato una donna incatenata dentro un container nella proprietà di Todd Kohlhepp in Carolina del Nord e nei giorni seguenti il cadavere del fidanzato, scomparso insieme a lei. Poi altri due corpi, quelli di una giovane coppia sparita nel nulla quasi un anno prima. L’uomo ha confessato almeno sette omicidi, incluse quattro persone uccise all’interno di un negozio nel 2003. Già noto alle autorità per reati sessuali, Kohlhepp aveva passato 15 anni in carcere per aver rapito e abusato una quattordicenne.

Cina: il viceministro cinese alla sicurezza Meng Hongwei è stato nominato nuovo capo dell’Interpol. La decisione offre a Pechino un ruolo di primo piano in un organismo internazionale, ma l’ong Amnesty International teme che la nomina possa aiutarla a perseguire i dissidenti politici che hanno lasciato il paese.

Stati Uniti: il presidente eletto Donald Trump e il presidente Barack Obama si sono incontrati alla Casa Bianca e il tanto atteso meeting è durato ben oltre la mezz’ora preventivata, circa un’ora e mezzo. Parole cordiali da entrambi, nonostante in passato si siano reciprocamente attaccati. 

Spagna: la polizia spagnola ha arrestato 56 uomini, quasi tutti di età compresa tra i 40 e i 60 anni, in una maxioperazione contro la pedopornografia, dopo 18 mesi di indagini e un notevole spiegamento di forze. Sono stati sequestrati centinaia di hard-disk, cd e dvd contenenti immagini e video di abusi sessuali, alcuni anche molto violenti, su bambini e bambine minori di nove anni.

Italia: il referendum del 4 dicembre non salterà. Il ricorso dell’ex presidente della Corte costituzionale, Valerio Onida, è stato infatti respinto dal tribunale civile di Milano, che ha considerato la legge sul referendum su cui era stato presentato il ricorso (la numero 352 del 1970) non lesiva del diritto alla libertà di voto.

Egitto: nella tarda serata di ieri, due pescherecci italiani sono stati sequestrati dalla marina militare egiziana. Le imbarcazioni si trovavano in acque internazionali quando gli è stato intimato l’alt. Succesivamente, dopo che gli uomini della marina egiziana sono saliti a bordo, i due pescherecci sono stati condotti al porto di Alessandria. I pescherecci sequestrati provengono da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, e sono il “Giulia Pg” e il “Ghibli I”, quest’ultimo già sequestrato dagli egiziani quattro anni fa. L’ambasciata italiana al Cairo sta seguendo il caso.

Iraq: uomini vestiti con divise della polizia federale irachena avrebbero torturato e ucciso i residenti di alcuni villaggi a sud di Mosul, durante la campagna militare per strappare la città dal controllo dell’Isis, che nel 2014 ne ha fatto la propria capitale. Amnesty International ha denunciato che “almeno sei persone” sarebbero state trovate morte il mese scorso nelle frazioni di Shura e Qayyara, due villaggi sospettati dalle forze di sicurezza di essere legati agli estremisti islamici.

Siria: nei quartieri orientali di Aleppo sotto il controllo dei ribelli, le scorte alimentari stanno terminando e le ultime sono attualmente in fase di distribuzione. L’allarme è stato lanciato dalle Nazioni Unite. L’ultima volta che un sostanziale numero di aiuti umanitari è stato consegnato nelle aree est della città siriana risale al mese di luglio. A quattro mesi di distanza, circa 275mila persone che vivono sotto assedio nei quartieri orientali di Aleppo rischiano di morire di fame, poiché dalla settimana prossima non ci sarà più cibo a disposizione.

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