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“Hanno cercato di dar fuoco alla mia casa”, minacciato il giornalista Report Federico Ruffo

Federico Ruffo

Gli aggressori hanno versato della benzina sul pianerottolo di casa del giornalista e hanno disegnato una croce rossa sul muro accanto alla porta d'entrata

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 14 Nov. 2018 alle 18:18 Aggiornato il 14 Nov. 2018 alle 18:19

Alcune persone non ancora identificate hanno minacciato il giornalista della trasmissione Rai Report, Federico Ruffo, e hanno cercato di dar fuoco alla sua abitazione, come da lui stesso denunciato.

Secondo quanto raccontato dal giornalista, qualcuno è entrato nel giardino della sua casa a Ostia e ha versato della benzina sul pianerottolo, oltre ad aver disegnato una croce rossa sul muro accanto alla porta d’entrata.

In un video pubblicato sulla pagina Facebook della trasmissione Report, Ruffo ha spiegato più nel dettaglio quanto accaduto la sera del 13 novembre.

“Ero tornato tardissimo. Passo gran parte della settimana a Torino, dovevano sapere che ero a casa. Stavo dormendo quando ho sentito un rumore da fuori, era la ciotola del cane. Il mio cane ha iniziato ad abbaiare tantissimo”.

“Sono uscito a piedi nudi e sono scivolato su un lago di benzina. Sono caduto a terra riempendomi di benzina sulla schiena e le gambe. Poi sono uscito in giardino, sono arrivato al cancello per vedere se stessero scappando”.

Il giornalista, noto per le sue inchieste sui rapporti tra alcuni dirigenti della Juventus ultrà e ‘ndranghetaha, ha sporto denuncia ai carabinieri della stazione di Ostia Antica.

La notizia è stata commentata dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ha definito “gravissimo” l’episodio e ha espresso la sua solidarietà alla famiglia del giornalista.

“Questo video mette i brividi e allo stesso tempo fa arrabbiare. È inaccettabile che nel 2018 ci siano ancora degli infami che tentano di tappare la bocca a qualcuno con questo genere di minacce. ‘Report’ negli anni ha portato avanti inchieste scomode, senza guardare in faccia a nessuno e noi tuteleremo sempre chi fa questo tipo di lavoro, talvolta rischiando anche la pelle. Tutta la mia solidarietà a Federico Ruffo, lo Stato è con te”. Queste invece le parole del vicepremier Luigi Di Maio in un post su Facebook.

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