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In Italia si può andare in carcere per le recensioni false su TripAdvisor

TripAdvisor. Credit: GettyImages

Nove mesi di carcere e ottomila euro di risarcimento per la vendita di "pacchetti" di recensioni false

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 14 Set. 2018 alle 15:32 Aggiornato il 14 Set. 2018 alle 15:39

Scrivere recensioni false utilizzando un’identità falsa è un crimine secondo la legge italiana. A stabilirlo è il Tribunale Penale di Lecce, in uno dei primi casi legali nel suo genere.

Ad essere condannato è stato il proprietario di PromoSalento, che vendeva pacchetti di recensioni false ai business dell’ospitalità in Italia. Nove mesi di carcere e 8mila euro per spese e danni in favore di TripAdvisor.

A supportare il procedimento contro PromoSalento la community di viaggio TripadAdvisor che si è costituita parte civile, condividendo le prove raccolte dal suo team interno di investigazione frodi e fornito il supporto dei suoi consulenti legali italiani.

Brad Young, VP, Associate General Counsel di TripAdvisor ha commentato: “Crediamo che si tratti di una sentenza storica per internet. Scrivere recensioni false ha sempre rappresentato una violazione della legge ma questa è la prima volta che, come risultato, il truffatore è stato mandato in prigione”.

E continua ancora: “Investiamo molto nella prevenzione delle frodi e siamo efficaci nell’individuarle: dal 2015 abbiamo bloccato le attività di più di 60 aziende di recensioni a pagamento nel mondo. Ma non possiamo fare tutto da soli ed è per questo che desideriamo collaborare con le autorità competenti e le forze dell’ordine per supportare i loro procedimenti penali”.

Grazie “alle nostre tecniche evolute di individuazione delle frodi e ai nostri deterrenti, il numero di tentativi di truffa su TripAdvisor è estremamente basso – spiegano da Tripadvisor – Nel 2015, il nostro team di investigatori delle frodi ha identificato un’azienda di nome PromoSalento che operava illegalmente in Italia”.

“Questa azienda si offriva di scrivere recensioni false per i business dell’ospitalità col fine di migliorare il loro profilo su TripAdvisor”, continuano dalla community. Nel corso delle indagini “le nostre analisi tecniche ci hanno portato ad identificare prima e poi a rimuovere o bloccare oltre 1.000 tentativi di invio di recensioni su TripAdvisor ad opera di PromoSalento relative a centinaia di strutture”.

A questo punto, “il team ha inviato una segnalazione a queste strutture e le ha penalizzate declassandole nelle nostre classifiche”. Ove la community di viaggi ha notato che “le attività sospette non cessavano, il passo successivo è stato quello di applicare un bollino rosso, che è un messaggio pubblicato sulla pagina di un business su TripAdvisor che informa i viaggiatori dei tentativi di manipolazione delle recensioni da parte del business”.

Il passo successivo è stato quello di lavorare con il team di legali per poter intervenire contro PromoSalento: “Nei casi più tenaci, lavoriamo con le forze dell’ordine e con le autorità competenti di tutto il mondo per condividere le prove raccolte e invitarli a perseguire questi trasgressori seriali. Nel caso di PromoSalento, la Polizia Postale e delle Comunicazioni italiana stava già investigando sulla loro attività”.

A giugno del 2018 è arrivata poi la condanna per l’azienda.

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