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Una ragazza di 22 anni è morta misteriosamente nel sonno

Il compagno di Alina Melina si è accorto che la ragazza era morta la mattina del 31 marzo, quando, provandola a svegliare, ha capito che la donna non reagiva agli stimoli. La procura indaga

Di Lara Tomasetta
Pubblicato il 3 Apr. 2018 alle 08:36 Aggiornato il 3 Apr. 2018 alle 08:38

La mattina di sabato 31 marzo il corpo di Alina Melina, 22 anni, è stato ritrovato senza vita nel letto nel quale si era addormentata la sera precedente, a casa di un amico, a Massone, in provincia in Trento.

A scoprire la morte della ragazza è stato proprio l’amico, un uomo di 37 anni, che al risveglio si è accorto dello stato di incoscienza della ragazza e ha subito chiamato i soccorsi.

I sanitari giunti sul luogo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso e chiamare i Carabinieri, che hanno verificato la situazione e che dovrebbero disporre nei prossimi giorni l’autopsia.

L’uomo, al telefono con i soccorritori, si è fatto guidare nel tentativo di prestare aiuto alla ragazza ma non c’è stato modo di salvarla.

Stando alle prime informazioni diffuse dai quotidiani locali, si tratterebbe di una morte naturale, per arresto cardiocircolatorio.

Alina Melina era ucraina, viveva a Riva del Garda con i parenti.

La famiglia, originaria dell’Ucraina, si è trasferita a Riva ormai da diversi anni e ha messo radici nell’Alto Garda.

I carabinieri di Arco hanno controllato tutto l’appartamento in cerca di ogni elemento che potesse risultare utile a fare chiarezza sulla morte improvvisa di una ragazza di appena 22 anni.

Il sostituto procuratore della Repubblica di Rovereto, Fabrizio De Anelis, ha aperto un fascicolo al momento senza indagati per poter disporre l’autopsia.

Il decesso della ragazza è avveuto nella notte tra venerdì e sabato. Il compagno che era con lei ha subito chiamato il 118 quando si è accorto che Alina non si svegliava.

L’esame esterno del corpo non ha rivelato nulla di particolare o evidenziato segni che potrebbero dare qualche spiegazione.

La sera precedente, i due ragazzi erano usciti insieme e avevano bevuto qualcosa. Una serata normale che non lasciava presagire nulla di anomalo.

Secondo alcune testate locali, la vita di Alina non era stata una vita facile: la ragazza in passato aveva avuto problemi di droga e il suo nome era noto alle forze dell’ordine.

Ciononostante, nell’appartamento dell’uomo non state travate sostanze particolari, ma solo alcuni psicofarmaci che la ragazza assumeva dietro prescrizione medica.

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