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Roma, messaggi hot alle allieve, condannato professore del Tasso a risarcimento di 50mila euro

Di Laura Melissari
Pubblicato il 5 Feb. 2019 alle 12:07

Un professore del liceo classico Torquato Tasso di Roma è stato condannato al risarcimento di 50mila euro per gli sms hot inviati ad alcune allieve. Nel 2018 una studentessa diciottenne aveva depositato in procura 2.600 sms dal contenuto sessuale ricevuti dal professore di storia e filosofia. Il professor Maurizio Gracceva ha patteggiato una condanna di 50mila euro per la molestia aggravata.

“Il reato di molestie era previsto dal codice Rocco che era un codice fascista. Andrebbe riletto rispetto ai giorni nostri, epoca in cui tutti abbiamo un cellulare e cambia anche la prospettiva», aveva detto Gracceva.

Il giudice per le indagini preliminari ha accolto il patteggiamento della pena anche per il fatto che il professore è andato in pensione.

“Mi piaci. Ti voglio. Ti amo”, scriveva il professore. E ancora: “Quando rientri ti bacio tutta”, “Ma ti immagini la scena? Sublime. Io che ti chiedo di spogliarti… una epifania… una resurrezione nello spirito in me… Un entrare nell’empatia dello spirito….”.

La studentessa che lo ha denunciato, seguita poi da altre 3 ragazze minorenni, ha raccontato di ricevere fino a 200 messaggi al giorno.

Il professore si era difeso dicendo di non essere privo di responsabilità, ma di aver utilizzato termini sbagliati: “Non ho mai fatto nessuna avance”.

“Quei messaggi sono stati fraintesi. Erotismo? Io parlo così con tutti, ragazze e ragazzi, insegno da 30 anni, prima ero all’Augusto e tra sei mesi vado in pensione”, aveva detto il docente dopo che era scoppiato il caso.

La difesa aveva puntato sul fatto che le studentesse non avevano mai chiesto al professore di non contattarle più.

“Il mio cliente ha solo stabilito un rapporto aperto e confidenziale con le proprie classi. La sua materia, la filosofia, invita a interrogarsi: forse è sembrato naturale rappresentare i propri problemi al loro insegnante. Le ragazze si sono confidate e lui è stato in ascolto, tutto qui”, aveva detto il difensore.

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