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Nello studio di un produttore cinematografico a Roma sono stati trovati provini hard di attrici minorenni

All'interno dello studio dell'uomo a Roma, gli inquirenti hanno sequestrato decine di video che mostrano i casting effettuati ad altrettante ragazze in cerca di un posto nel mondo del cinema e dello spettacolo

Di Gianluigi Spinaci
Pubblicato il 5 Giu. 2018 alle 16:13

Nei primi di giugno 2018, la procura di Roma ha fatto perquisire l’ufficio di un produttore cinematografico che è stato denunciato per violenza sessuale da due giovani donne.

All’interno dello studio dell’uomo, gli inquirenti hanno sequestrato decine di video che mostrano i casting effettuati ad altrettante ragazze in cerca di un posto nel mondo del cinema e dello spettacolo.

Le ragazze rispondevano a un’inserzione per selezionare giovanissime (aspiranti) attrici per delle parti in film o spot pubblicitari da trasmettere anche in Rai, ma non solo.

Nell’annuncio si richiedeva una “bellissima presenza” e un’età obbligatoriamente compresa tra 18 e i 22 anni. In caso contrario, si leggeva, “le candidature verranno cestinate”.

Non tutte però, a quanto pare, visto che tra le ragazze “provinate” ci sono anche delle minorenni.

I video mostrano senza censure gli incontri del produttore con le aspiranti attrici, che si svolgono in modo identico, con la telecamera puntata sulle ragazze.

La giovane di turno rimane da sola con il “maestro”, come si faceva chiamare, che dopo qualche domanda relativa ai sogni, agli obbiettivi, alle esperienze pregresse, si alza dalla sedia, si avvicina alla ragazza cercando di spogliarla e di convincerla ad avere un rapporto con lui.

L’uomo nel frattempo la sommerge di complimenti, prospettandogli una carriera nel mondo dello spettacolo.

Le reazioni delle ragazze sono quasi tutte uguali: rimangono pietrificate, sbarrano gli occhi.

C’è chi si divincola, scappa via, ma non denuncia, e chi non oppone resistenza.

Poi c’è chi, dopo essere fuggita, ha raccontato tutto ai parenti ed è andata dalle forze dell’ordine a denunciare tutto.

Le immagini dei “casting” visionati dagli investigatori combaciano con i racconti delle due ragazze che hanno avuto la forza e il coraggio di denunciare gli abusi del produttore.

In due occasioni le “protagoniste” sono delle ragazze di 17 anni, negli altri video, invece, vengono riprese ragazze poco più che maggiorenni.

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