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Perché festeggiamo il primo maggio

Ogni anno, il primo maggio, in molti paesi del mondo si celebra la festa dei lavoratori

Ogni anno, lo stesso giorno, in tutto il mondo si celebra la festa dei lavoratori. Come è nata questa tradizione e perché

Di TPI
Pubblicato il 1 Mag. 2018 alle 11:25 Aggiornato il 24 Apr. 2019 alle 14:52

Festa del lavoro, perché si festeggia il primo maggio | Significato della festa del primo maggio | Festa del lavoro nel mondo

Ogni anno, il primo maggio, in molti paesi del mondo si celebra la festa dei lavoratori. La festa ricorda le battaglie dei lavoratori per la conquista della giornata lavorativa di 8 ore.

Inizialmente la festa del lavoro negli Stati Uniti ricorreva i primi giorni di settembre, secondo una tradizione voluta dall’organizzazione statunitense dei lavoratori Knights of Labor – di idee repubblicane ma che si discostava dal socialismo – nel 1882.

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Parallelamente, alcuni movimenti di lavoratori di orientamento anarchico, socialista e comunista iniziarono a celebrare la festa dei lavoratori nei primi giorni di maggio, in corrispondenza con il Beltaine, la festa di primavera di tradizione celtica.

Tuttavia, quest’ultima data finì per prevalere il 4 maggio 1886.

Quel giorno, a Chicago, dopo che un ignoto aveva attaccato alcuni agenti di polizia lanciando una carica di dinamite, le forze dell’ordine caricarono diversi manifestanti scesi in piazza per sostenere pacificamente i lavoratori, in sciopero per chiedere che la loro giornata lavorativa fosse di otto ore.

Prima di questa importante conquista civile, i lavoratori arrivavano a lavorare fino a 16 ore al giorno, in condizioni spesso disumane.

Negli scontri alcuni manifestanti persero la vita. In seguito a questo fatto, nel 1890, la Seconda Internazionale socialista istituì ufficialmente il primo maggio come data per la festa dei lavoratori.

Dall’anno successivo anche l’Italia adotto il primo maggio come festa dei lavoratori.

Durante il fascismo, tuttavia, la festa era vista come un evento di orientamento socialista e comunista, e per questa ragione si decise di spostare la festa dei lavoratori al 21 aprile, giorno del Natale di Roma.

Solo nel 1945, dopo la caduta del fascismo, in Italia la festa tornò a essere celebrata il primo maggio.

Nel 1947 la festa dei lavoratori fu minacciata duramente: a Portella della Ginestra, in Sicilia, un commando guidato dal bandito Salvatore Giuliano sparò contro un corteo di lavoratori in festa, uccidendo 11 uomini.

Nel 1955 Papa Pio XII istituì per il primo maggio la festa di San Giuseppe Artigiano, assegnando alla festa dei lavoratori anche un valore religioso.

A partire dal 1990 i tre maggiori sindacati italiani – la Cgil, la Cisl e la Uil – organizzano un grande concerto di fronte alla basilica di San Giovanni in Laterano a Roma.

Alcuni paesi del mondo spostano al primo lunedì di maggio la festa dei lavoratori.

Altri, invece, preferiscono celebrarla in un altra data, come gli Stati Uniti, dove il Labor Day è tradizionalmente il primo lunedì di settembre, come secondo la tradizione dei Knights of Labor.

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