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Le prime dichiarazioni da primo ministro di Paolo Gentiloni

Alle 13:15 l'ex ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha accettato l'incarico offerto dal presidente Mattarella e ha fatto alcune dichiarazioni programmatiche

Di TPI
Pubblicato il 11 Dic. 2016 alle 13:23

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato Paolo Gentiloni alle 12:30 al Quirinale, e durante un colloquio a porte chiuse gli ha affidato l’incarico di formare un nuovo governo dopo le dimissioni di Matteo Renzi.

Dopo circa mezz’ora di colloquio, Gentiloni ha parlato alla stampa presente, ringraziando il presidente Mattarella per l’incarico, che considera un “alto onore”, e dichiarando che “cercherà di svolgere il compito con dignità e responsabilità”.

Gentiloni ha parlato della necessità di accompagnare e sollecitare le forze parlamentari al fine di stabilire nuove regole elettorali, e ha ricordato la decisione dell’ormai ex premier Renzi di non accettare un reincarico, con una “coerenza che merita rispetto”.

“Ci muoveremo nel quadro del governo e della maggioranza uscenti”, ha annunciato il nuovo presidente del Consiglio, segnalando I’indisponibilità delle maggiori forze d’opposizione a condividere responsabilità in un governo.

Prima di concludere il breve discorso, Gentiloni ha espresso la volontà di rassicurare i cittadini sulle priorità nazionali e internazionali, a cominciare dalla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto.

Gentiloni, 62 anni, nato a Roma, ha iniziato la sua carriera politica nella sinistra extra parlamentare negli anni Settanta, per poi diventare portavoce di Francesco Rutelli al tempo del suo primo mandato come sindaco di Roma, nel 1993.

In seguito è diventato parlamentare tra le file della Margherita, e nel 2006 ha ricoperto l’incarico di ministro delle Comunicazioni all’interno del secondo governo Prodi.

Tra i soci fondatori del Partito Democratico, è stato scelto da Matteo Renzi come ministro degli Esteri il 31 ottobre 2014, quando Federica Mogherini, che aveva ricoperto il ruolo prima di lui, è stata nominata alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza.

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