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Primarie Pd nel Giorno della Memoria, la comunità ebraica di Roma: “Siamo sconcertati”

Il segretario del Pd Maurizio Martina

La Cer ha chiesto "rispetto" al segretario Martina dopo il suo annuncio

Di Massimo Ferraro
Pubblicato il 28 Set. 2018 alle 17:15

La Comunità ebraica di Roma (Cer) si è detta sconcertata per la decisione del Partito democratico di convocare le primarie nel Giorno della memoria.

L’annuncio era arrivato giovedì 27 settembre proprio dal segretario dem, Maurizio Martina, durante le registrazioni della trasmissione televisiva Porta a porta.

“Faremo il congresso prima delle europee. Se vuole una data – ha detto rivolgendosi a Bruno Vespa – per me le primarie si terranno l’ultima domenica di gennaio”. Ossia il 27 gennaio 2019.

“Ci sono date in cui bisognerebbe fermarsi a riflettere un po’ di più – è il commento arrivato il giorno dopo dalla Cer – E il giorno della Memoria, stabilito dall’Europa e non solo dall’Italia, rientra tra queste. Siamo un po’ sconcertati“.

Il malumore della comunità è dovuto al fatto che la sovrapposizione dei due eventi rischia di essere un elemento di distrazione.

La giornata della Memoria è stata riconosciuta l’1 novembre 2005 con una risoluzione dell’assemblea generale dell’Onu, pensata per ricordare le vittime del fascismo e del nazismo.

È stata scelta la data simbolica del 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata rossa arrivarono nei pressi della città polacca di Auschwitz e scoprirono l’enorme campo di concentramento e sterminio.

“Bisognerebbe sempre riflettere su questa enorme tragedia del ‘900 – hanno spiegato – ma almeno avere il rispetto di fermarsi a pensare nell’unico giorno riconosciuto ormai in Italia, in Europa e nel mondo”.

A metà settembre Martina aveva annunciato che il Congresso si sarebbe svolto a fine gennaio e contestualmente si sarebbero fate le primarie.

Le parole del segretario Pd a Porta a Porta fanno pensare che alla dirigenza dem sia sfuggita la concomitanza con il giorno della Memoria. Una distrazione che ora rischia di creare uno scontro politico.

A inizio mese il Pd ha dovuto spostare di un giorno la manifestazione contro il governo indetta per il 29 settembre, perché nella stessa data si gioca il derby di calcio tra Roma e Lazio.

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