Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » News

Ponte Morandi, Gino Paoli contro Toninelli: “La sua idea è una stronz**a”

"Bisogna essere cretini per mettersi in competizione con il più grande architetto del mondo"

Di Massimo Ferraro
Pubblicato il 27 Set. 2018 alle 12:41 Aggiornato il 27 Set. 2018 alle 12:50

Ricostruire il ponte Morandi di Genova e renderlo “un ponte vivibile”, come suggerito dal ministro Toninelli, secondo Gino Paoli è “una stronzata”, senza mezzi termini.

Mercoledì 26 settembre il cantautore, genovese di adozione, ha liquidato la proposta del ministro durante la trasmissione radiofonica Un giorno da pecora. Rincarando poi la dose: “Quando uno si mette in competizione col più grande architetto del mondo, vuol dire che è cretino”, riferendosi al progetto di Renzo Piano.

“Il suo progetto per il ponte Morandi è fatto con lo spirito di un genovese – ha spiegato – con tanti piloni piccoli. Sarà un ponte che ha leggerezza, perché Renzo cerca di dare all’opera lo spirito del luogo”.

Il 25 settembre Toninelli era tornato a parlare della sua idea per il nuovo ponte di Genova, difendendo le sue precedenti dichiarazione in un post sulla sua pagina Facebook.

In sua difesa, il ministro aveva presentato come esempio il ponte Galata che si trova a Istanbul, in Turchia.

Incalzato dai conduttori Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, Paoli ha detto di preferire il sindaco di Genova Bucci e il governatore Toti al ministro delle Infrastrutture. “Se fossi al posto loro andrei avanti senza ascoltare i bla bla bla e le cose che succedono a Roma”.

Ma a far sorridere il cantautore è l’idea di costruire un ponte con ristoranti, negozi e altre attività. “Sì, dev’essere bellissimo mangiare mentre passano i camion da rimorchio”, ha ironizzato.

Quando Lauro e Cuccioli, gli hanno fatto notare che le attività commerciali probabilmente verrebbero costruite sotto il ponte, non si è scomposto: “Ah beh, anche quello sarebbe bellissimo: col ponte sopra la testa deve essere proprio piacevole”. E poi l’affondo: “È una stronzata”.

I presentatori gli hanno poi chiesto se alle ultime elezioni avesse votato per i Cinquestelle. Ma Paoli non l’ha presa bene: “Mi sta insultando? Cosa?”.

E chi preferisce meno tra Di Maio e Salvini? “È un bel match, Salvini è furbo e l’altro no, non riesce assolutamente a sostenere il confronto con Salvini”.

Infine, la dedica. “Se dovessi dedicare una canzone alla coppia al governo, sarebbe ‘Senza fine’. Gliela dedico molto volentieri, è una canzone che si gira su se stessa”.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version