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Piero Angela sui vaccini: “Quando non c’erano, c’erano i morti. Bisogna fidarsi della scienza”

Il divulgatore scientifico ha anche criticato quei politici che che seguno l’onda pericolosa del web e invita a riflettere sulla validità dei dati

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 26 Lug. 2018 alle 13:43

Ieri, 25 luglio 2018, il Movimento Cinque Stelle ha proposto una legge di revisione del sistema vaccinale, firmata dai consiglieri grillini tra cui Davide Barillari e Roberta Lombardi.

La proposta è stata scritta insieme alle associazioni dei genitori no vax, che chiedono “la libertà di scelta” sul tema dei vaccini, e ha scatenato numerose polemiche.

Sul tema della vaccinazione si è espresso anche Albeto Angela, che nella sua carriera di divulgatore scientifico ha anche collabarato ad aprire Portali di informazione per il Ministero della Salute.

Angela, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, spiega che la questione può essere affrontata dall’unico punto di vista possibile: “quello della scienza”.

Il divulgatore critica coloro che non si fidano più dei dati scientifici e che preferiscono dare ragione a chi non ha alcuna competenza in materia.

“I vaccini hanno salvato e salvano milioni di persone. Quando non c’erano, c’erano i morti. Quando io ero piccolo se un compagno arrivava in ospedale con la difterite moriva con certezza, non c’era alcuna cura. Ho tanti ricordi di amici morti per queste malattie”, racconta Piero Angela.

“La protezione gregge, cioè arrivare a percentuali alte di vaccinati è fondamentale”.

Angela si rivolge poi al governo Lega-M5S e alla proposta del ministero della Salute di introdurre l’autocertificazione.

“L’autocertificazione? Un po’ come per le tasse. Se bastasse l’autocertificazione… Quello che ci deve far riflettere però è la poca fiducia dei cittadini nelle istituzioni, ma anche nella medicina”.

La causa della sfiducia degli italiani, secondo Angela, è da ritrovare nei casi di malasanità, di eccesso di farmaci, di “questioni poco chiare legate ai grandi gruppi farmaceutici”.

Dalla sfiducia al complottismo in rete il passo è breve.

Angela però bacchetta anche quegli esperti che si rivolgono con disprezzo a chi crede alle falsità in tema di vaccini, soprattutto nelle conversazioni su internet.

“Bisogna sempre seguire la strada del convincimento. Bisogna portare dati e spiegare”.

Alla fine dell’intervista, Piero Angela ritorna a parlare dei politici, definendoli il vero problema dietro la sfiducia dei cittadini verso la scienza.

“Ci sono anche politici che seguno l’onda pericolosa del web, gruppetti piccoli ma pericolosi”.

Il consiglio del divulgatore è di affidarsi invece alla scienza e alle istituzioni, il cui vero compito è quello di informare sempre e bene.

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