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Pertosse, morte due neonate in Lombardia. Il virologo Burioni: “Vaccinare le madri”

Credit: Getty Images

Le madri delle due bambine non erano vaccinate contro la malattia

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 2 Ago. 2018 alle 12:19

Due neonate nate a maggio e a giugno, a poche settimane di distanza, sono morte in Lombardia a causa della pertosse.

Le due neonate sono morte a poco più di un mese dalla nascita e sono figlie di una madre italiana residente in provincia di Bergamo e di una madre romena residente in provincia di Crema.

Le bimbe erano in cura ad Alzano e a Treviglio e sono state trasferite all’Ospedale Papa Giovanni, ma i medici non sono riusciti a salvarle.

In seguito è emerso che entrambe le madri non era state vaccinate contro la malattia che ha colpito le loro figlie, causandone la morte.

La notizia della morte delle due neonate a causa della pertosse è stata commentata anche dal virologo Roberto Burioni.

“Alcuni vaccini proteggono per sempre, altri forniscono un’immunità limitata nel tempo”, ha affermato Burioni.

“Questo è il caso del vaccino contro la pertosse, dove addirittura la malattia stessa non fornisce una protezione permanente. Prima di tutto dobbiamo vaccinare la madre in gravidanza, affinché abbia anticorpi da trasmettere”.

Il virologo, infatti, ha spiegato che il vaccino adottato dalla fine degli anni Novanta “è meno efficace”.

La sua efficacia generalmente svanisce nel tempo, per questo motivo “i casi di pertosse sono in aumento”.

“A causa di questa minore efficacia del nuovo vaccino, e pure a causa delle mancate vaccinazioni, i casi di pertosse stanno aumentando”, continua il virologo.

“Il guaio è notevole in quanto la pertosse è pericolosissima per i bambini molto piccoli; inoltre, siccome l’immunità contro questa infezione è sempre molto debole, le madri non riescono a trasmettere ai loro figli una quantità adeguata di anticorpi durante la gravidanza: alla nascita i neonati saranno quindi estremamente vulnerabili”.

Una soluzione al problema però c’è.

“Possiamo però proteggerli ugualmente: prima di tutto dobbiamo vaccinare la madre in gravidanza, affinché abbia anticorpi da trasmettere; poi dobbiamo vaccinare i bambini tempestivamente e senza ritardi, in modo che quanto prima possano difendersi da soli da questa minaccia”.

Inoltre è bene specificare che la pertosse è pericolosissima per i bambini piccolissimi, motivo per cui “è necessario creare intorno al neonato ‘una zona di sicurezza’ facendo fare un richiamo al vaccino a genitori e fratelli del piccolo”.

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