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Pavia, bambina di due anni in coma: nel sangue tracce di hashish e cocaina

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 28 Dic. 2018 alle 14:24 Aggiornato il 28 Dic. 2018 alle 14:26

Una bambina di due anni è stata ricoverata all’ospedale San Matteo di Pavia in coma: nel sangue e nelle urine i medici hanno trovato tracce di hashish, marijuana e anche cocaina.

A chiamare il 118 è stato il padre, che tornato a casa con la moglie il 22 dicembre 2018 ha trovato la figlia svenuta, come ha riportato il giornale La Provincia pavese.

Gli operatori hanno portato la bambina in ambulanza all’Humanitas di Rozzano, ma hanno dovuto trasferirla perché nell’ospedale non è presente un reparto di pediatria. Una volta a Pavia, i medici hanno trovato nel suo sangue e nelle urine tracce di droga.

I medici hanno subito sottoposto la paziente a una Tac e a una risonanza magnetica per accertare che non si trattasse di meningite o tumore.

Una volta sottoposta ai dovuti trattamenti, la bambina è stata dimessa e il giorno dopo i genitori l’hanno riportata in ospedale per ulteriori accertamenti.

Intanto, sono intervenuti sia la polizia che il Tribunale dei minori di Milano, che hanno affidato la bambina al reparto pediatrico del San Matteo, dove ora si trova insieme alla madre.

Ai genitori è stata tolta d’urgenza la potestà ed è stata aperta un’inchiesta per capire come è possibile che la bambina sia stata intossicata dalla droga.

Il legale dei genitori, Antonio Savio, ha fatto sapere che intende chiedere che la bambina sia affidata agli zii che vivono a Brescia.

Arresti per droga – Il 26 dicembre la Questura di Pavia ha arrestato due uomini per spaccio di droga. I pusher sono stati fermati dopo un inseguimento in auto, durante il quale i due hanno lanciato dalla macchina un pacchetto in cellophane in cui sono stati poi trovati 20 grammi di cocaina.

Nell’auto le forze dell’ordine hanno anche rinvenuto quasi 150 euro.

I due uomini fermati sono due cittadini marocchini, di 29 e 22 anni: a loro carico ci sono già precedenti per spaccio di droga.

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