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Occupa parcheggio per disabili, poi insulta una mamma: “Sei ‘andicappata’ al cervello”

Di Veronica Di Benedetto Montaccini
Pubblicato il 11 Feb. 2019 alle 15:27 Aggiornato il 11 Feb. 2019 alle 21:02

Parcheggio disabili insulti – Una doppia mancanza di rispetto. A Torino un uomo ha parcheggiato sulle strisce riservate ai disabili e, non contento, ha poi insultato la mamma che ha denunciato il suo comportamento.

Quel parcheggio veniva spesso utilizzato da Luana, mamma di Alyssa, una ragazza affetta da una grave disabilità neuropsicomotoria. Trovando il posto occupato da una persona senza diritto di utilizzarlo, la madre aveva deciso di denunciare l’accaduto pubblicamente, su Facebook.

“Spero che figli o nipoti riconoscano la scrittura e si sentano umiliati”, ha scritto la donna sul social network. “Stamattina ora di portare Alyssa all’asilo all’interno del Parco la Tesoriera a Torino arrivo davanti alla scuola e vedo, come ogni giorno, che il posto riservato ai disabili (cui ha diritto mia figlia) è occupato. Trovo posto due macchine più avanti e parcheggio. Tiro giù la mia creatura di quasi 25 chili, la carico in braccio e, passando davanti alla macchina parcheggiata “abusivamente” faccio notare al signore che leggeva il giornale in macchina che il posto è destinato alle persone diversamente abili. Lui mi risponde “sono solo 5 minuti”, si legge nel post.

A seguito della denuncia, Luana si è ritrovata un biglietto con una scritta minacciosa: “Tu sei andicappata solo al cervello”. Tra l’altro, con la parola handicappata senza “h”. ​

“Io non auguro nulla a questo signore perché le disgrazie le conosco e non mi sento di augurare nulla di brutto a nessuno. Spero solo che facendo il giro su Facebook, capiti nella bacheca di suo figlio o suo nipote, che riconoscano la scrittura e che si sentano umiliati tanto quanto ci sentiamo noi famiglie di bimbi in difficoltà per cui dobbiamo lottare tutti i giorni anche solo per un parcheggio “privilegiato” di cui, vi garantisco, faremmo volentieri a meno” ha dichiarato la mamma di Alyssa.

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