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“Salvini è il mio eroe”: Orban a Milano per un incontro con il ministro dell’Interno

Orban e Salvini a Milano dopo l'incontro in Prefettura

I due leader europei parleranno di numerosi temi. Tante le critiche all'incontro. Organizzata una manifestazione di protesta a piazza San Babila

Di Laura Melissari
Pubblicato il 28 Ago. 2018 alle 19:58 Aggiornato il 28 Ago. 2018 alle 19:59

Orban Salvini: l’incontro a Milano martedì 28 agosto

Martedì 28 agosto il ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini incontra Viktor Orban, il premier ungherese. L’incontro è iniziato alle 17.10 presso la Prefettura di Milano.

“L’idea è di non parlare di immigrazione, ma di economia, in Ungheria il made in Italy ha grandi prospettive. E anche sul fronte militare potrebbero arrivare commesse per le nostre aziende”, ha detto Orban. Sul tema dei migranti i due leader sono sulla stessa linea.

Orban è atterrato alle 14 all’aeroporto di Linate e ha pranzato all’Hosteria della Musica, come riferito dall’agenzia Agi.

“Salvini? Vorrei conoscerlo di persona è il mio eroe”, ha detto il premier ungherese. “È un mio compagno di destino sono molto curioso di conoscere la sua personalità. Sono un grande estimatore e ho alcune esperienze che forse potrei condividere con lui. Ho questa sensazione”, ha detto dopo il pranzo nel quartiere milanese Brera.

Parlando ai giornalisti Orban ha detto scherzosamente di aver “chiesto l’autorizzazione a Berlusconi per vedere Salvini”. Prima di conoscere Salvini, Orban conosceva solo Berlusconi tra i politici italiani, come ha detto lui stesso

Al termine del summit di corso Monforte, Salvini e Orbán hanno tenuto una conferenza stampa per spiegare quanto concordato durante il faccia a faccia.

Cosa hanno detto Orban e Salvini dopo l’incontro in Prefettura

“Discussione positiva e costruttiva, non solo sul tema dei migranti”, ha detto Salvini, lasciando la parola ad Orban.

“Incontro stimolante”, ha detto Orban. “L’Ungheria è il paese che ha dimostrato che la migrazione può essere fermata, prima dicevano che era impossibile. La nostra politica è portare aiuto lì dove i guai ci sono, non portare i guai da noi”

” Se Salvini partecipasse alle elezioni ungheresi vincerebbe, gode di popolarità e riconoscenza. Lui sta dimostrando che la migrazione può essere fermata anche in mezzo al mare. Lui è il primo. Dal suo successo dipende la sicurezza dell’Europa. Gli auguriamo i non indietreggiare, che ci difenda e difenda i confini europei. Siamo disposti a dare tutto l’aiuto possibile. L’Ungheria è un paese piccolo ma una certa forza ce l’ha”.

“Quei migranti che sono già qui devono essere riportati in casa loro. Auguro tanto successo a Salvini, l’Ungheria è con lui”, ha concluso Orban.

“Ringrazio l’amico Viktor e sono fiero e orgoglioso di rappresentare un punto fermo non solo per l’Italia ma per l’intero continente europeo”, ha detto Matteo Salvini prendendo la parola.

“Quello che abbiamo fatto finora continueremo a farlo, possono aprire inchieste, indagini, ma non mi fanno retrocedere. Il caso ungherese è da studiare dal punto di vista economico. Disoccupazione al 3,5 per cento, flat tax, è la dimostrazione che un paese può crescere investendo, spendendo e non tagliando e sacrificando”.

“Mi stupisce lo stupore di una sinistra che esiste solo per contestare altri, volevano che Milano non ospitasse il presidente di una potenza europea”, ha detto Matteo Salvini.

“Vorremmo che nel Partito popolare europeo vincesse la linea di chi non vuole la migrazione illegale”, ha detto Orban alla domanda di un giornalista sulla permanenza o meno del partito di Orban all’interno del Partito popolare europeo.

“Noi siamo disposti a riammettere i migranti secondari a fronte di un allontanamento dal nostro paese dello stesso numero di migranti”, ha continuato poi Salvini.

“Aiutiamo l’Italia, coloro che sono in Italia vanno riportati nei loro paesi ma vanno riportati nei loro paesi”, ha detto subito dopo Orban.

“L’Italia è un paese fantastico, più forte di quanto non pensiate. Tutti i governi eletti dal popolo italiano li consideriamo partner”, ha detto Orban rispondendo a chi gli ha chiesto se conoscesse l’opposizione di una parte del governo italiano alla visita del premier ungherese.

“Su tema immigrazione chiediamo in primis la collaborazione della Francia, visto che Macron ai minimi storici della sua popolarità in patria, passa il tempo a dare lezioni agli altri. Riapra il confine con Ventimiglia, può farlo anche domani mattina”.

“Ritengo assoluto diritto dell’Ungheria difendere i suoi confini”.

In diretta dalla Prefettura di Milano Ambra Orengo:

Orban Salvini: le proteste e la manifestazione di piazza San Babila 

Mentre in prefettura a Milano si svolge l’incontro tra Matteo Salvini e Viktor Orban, in piazza San Babila a Milano è stata organizzata una manifestazione contro i due leader populisti.

In diretta da Piazza San Babila Giulia Riva per TPI.it:

Alla manifestazione presente anche Laura Boldrini, soddisfatta della riuscita dell’evento:

Pippo Civati alla manifestazione a San Babila:

Alle 17 alcune associazioni tra cui Insieme senza muri, I sentinelli di Milano, la Cgil, le Acli, l’Anpi all’Arci, il Pd, Leu, Possibile, Action aid, una squadra di calcio di rifugiati, si sono incontrate per manifestare il loro dissenso alle politiche xenofobe e sovraniste.

“Orban deve fare la sua parte, Salvini deve smettere di giocare con la vita dei migranti. Insieme senza Muri e Sentinelli di Milano organizzano un presidio a pochi metri di distanza per ricordare a entrambi il valore della solidarietà e dell’accoglienza”, si legge sulla pagina Facebook dell’evento “Europa senza muri“.

“Martedi si incontrano Orban e Salvini a Milano. Ci saremo anche noi. Per contrapporre alla violenza delle loro politiche il valore dell’accoglienza e della responsabilità nella gestione dell’immigrazione. L’Europa di Orban non è la nostra», ha scritto su Facebook l’assessore milanese alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino.

“Diciamolo chiaramente, senza timori: l’Italia non è Salvini. L’Europa non è Orbán”, ha continuato l’esponente del Pd.

Al presidio aderisce anche il Partito democratico. “È gravissimo che il ministro Salvini incontri il primo ministro ungherese proprio a Milano, città che negli anni ha saputo coniugare sviluppo e inclusione, svendendo la nostra città e i milanesi, che non si piegheranno certo a un’immagine del tutto contraria a quella che da sempre esprimono”, ha spiegato il segretario metropolitano di Milano Pietro Bussolati.

Le reazioni degli alleati di governo dell’M5s

“L’incontro tra Matteo Salvini e Viktor Orban va considerato come un incontro solo ed esclusivamente politico e non, dunque, istituzionale o governativo”, hanno specificato in una nota i capigruppo M5S di Camera e Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, come a voler prendere le distanze dall’incontro.

“I paesi che non aderiscono ai ricollocamenti e tutti quelli che nemmeno si degnano di rispondere alla richiesta d’aiuto dell’Italia, per noi non dovrebbero più ricevere i fondi europei. E tra questi, al momento, c’è anche l’Ungheria”, dicono gli esponenti del Movimento 5 Stelle.

“Siamo lieti che il ministro dell’Interno Salvini incontri coloro che, come lui, sta cercando di arginare l’invasione di immigrati clandestini della quale L’Europa è vittima. Auspichiamo che l’incontro tra Salvini e Orban sia finalizzato al rafforzamento di comuni politiche di intransigenza e tutela dei rispettivi popoli”, ha invece detto il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia.

Orban Salvini: chi è il leader ungherese

Orban è primo ministro dell’Ungheria dal 2010 e leader del partito Fidesz – Unione Civica Ungherese.

Viktor Orban è il secondo leader più longevo dell’Unione europea dopo la cancelliera tedesca Angela Merkel.

Formatosi all’Università di Oxford, nel Regno Unito, l’attuale premier ha fondato nel 1988 Fidesz-Alleanza dei Giovani Democratici, partito conservatore con una forte connotazione anti-comunista. L’età massima per essere iscritti era 35 anni. Nel 1990 il partito ha sfiorato il 10 per cento e Orban è stato eletto in parlamento.

Nel corso degli anni Novanta, Fidesz si è dapprima affermato come formazione liberale e impegnata nelle battaglie per i diritti civili per poi spostarsi su posizioni più conservatrici, collocandosi nell’area del centrodestra. Il partito ha anche cambiato nome: da Alleanza dei Giovani Democratici a Unione Civica Ungherese. Il limite dei 35 anni è stato abolito.

Nel 1998 Orban è stato eletto per la prima volta premier: durante il suo primo mandato ha portato avanti un programma basato su liberalizzazioni e maggiore integrazione dell’Ungheria nell’Unione europea. C’era lui al potere quando Budapest è entratata nella Nato.

Il leader di Fidesz è tornato al potere nel 2010. Forte di una maggioranza politica dei due terzi, il suo governo ha introdotto profonde modifiche alla Costituzione ungherese, rafforzando i poteri dell’esecutivo e attirandosi da più parti accuse di autoritarismo.

In campo economico Orban ha progressivamente abbandonato le politiche liberiste dei primi anni, orientando le proprie politiche verso un potenziamento del settore pubblico. In politica estera si è avvicinato alla Russia di Vladimir Putin e ha manifestato posizioni fortemente anti-immigrazione.

Il suo elettorato elettorato non è più quello delle élite filo-europee delle grandi città, ma quello dei ceti medio-bassi e dei contadini.

orban salvini

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