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“Acqua e zucchero mentre moriva”: un testimone descrive gli ultimi attimi di vita di Desirée

Leo D. ha affermato che un giovane africano gli avrebbe confessato di aver assistito al momento in cui la 16enne uccisa a San Lorenzo si sentiva male e poi moriva

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 27 Ott. 2018 alle 12:03 Aggiornato il 27 Ott. 2018 alle 12:16

“Acqua e zucchero, poi quando hanno visto che stava diventando cianotica l’hanno messa su un divano,dopodiché moriva”. Queste le parole di un testimone, riportate da Il Messaggero. Questi avrebbe ricevuto le confidenze di un testimone che avrebbe assistito agli ultimi attimi di vita della 16nne Desirée Mariottini, morta a San Lorenzo, nel cuore di Roma, dopo essere stata drogata e violentata in uno stabile abbandonato in via dei Lucani.

Il teste Leo D. ha affermato: “Un giovane africano mi ha confidato che lui si trovava dentro il capannone… avrebbe visto Desirée deceduta con gli abiti strappati. Mi diceva che alla sua presenza la giovane si è sentita male, quindi le hanno dato acqua e zucchero poi, visto che diventava cianotica, veniva adagiata su un divano e dopo moriva”.

Nella mattinata di sabato 27 ottobre, si terranno gli interrogatori di convalida e garanzia per i tre fermati a Roma nell’ambito dell’inchiesta sulla morte della 16enne.

A Foggia, intanto, ha passato la sua prima notte in carcere il quarto uomo arrestato, Yusif Salia. Le accuse per tutti sono di omicidio, violenza sessuale e cessione di stupefacenti. Yusif Salia è statao trovato con 11 chilogrammi di droga addosso e una pistola giocattolo. Come gli altri, l’uomo non è in possesso del permesso di soggiorno.

A Regina Coeli sono detenuti gli altri tre fermati: i senegalesi Mamadou Gara, 27 anni, Brian Minteh, 43 anni, e il 46enne nigeriano Chima Alinno. Questi compariranno davanti alla gip Maria Paola Tomaselli per gli interrogatori. nella giornata di venerdì 26 ottobre, gli inquirenti sono tornati nello stabile di via dei Lucani per nuovi sopralluoghi.

Omicidio Desirée, il momento dell’arresto dei primi due sospettati

 

Secondo la procura, erano quasi due settimane che Desirée frequentava quel posto degradato. Lì la 16enne si procurava la droga e la consumava.

Nel pomeriggio del 18 ottobre, Desirée è tornata in via dei Lucani per procurarsi altra droga. Lì avrebbe incontrato il gruppo, chiedendo degli stupefacenti da consumare lì. Per gli inquirenti, gli spacciatori sapevano che la dose fornita alla ragazza avrebbe potuto ucciderla.

Inoltre, quando Desirée si è sentita male nessuno avrebbe chiamato i soccorsi. È in quel momento che il gruppo avrebbe iniziato a stuprare la ragazzina, più volte. La 16enne nelle condizioni in cui si trovava probabilmente non è stata in grado di opporsi all’aggressione. Dopo averla violentata, il branco l’ha lasciata a terra, agonizzante.

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