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Palermo, il clochard “Aldo” ucciso con una spranga: confessa un sedicenne

Aid Abdellah

Il clochard è morto dopo essere stato colpito nel sonno tra lo zigomo e la mandibola con un oggetto appuntito. 

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 20 Dic. 2018 alle 15:09 Aggiornato il 20 Dic. 2018 alle 15:39

Il 16 dicembre 2018 un clochard francese è stato ucciso a Palermo: l’uomo, conosciuto come Aldo, aveva 56 anni e si chiamava Aid Abdellah.

È morto dopo essere stato colpito nel sonno tra lo zigomo e la mandibola con un oggetto appuntito.

Il 20 dicembre un ragazzo di 16 anni di origini romene è stato fermato per l’omicidio del clochard, conosciuto da tutti in città e molto amato dalla cittadinanza. Il giovane ha confessato di averlo colpito con una spranga al viso per rubargli i 25 che l’uomo era riuscito a raccogliere nel corso della giornata suonando la sua armonica.

Per risalire al colpevole, gli inquirenti hanno analizzato i video delle telecamere di sicurezza: Aldo temeva di essere preso di mira, per questo aveva scelto di dormire in un posto controllato.

Il ragazzo nel corso dell’interrogatorio ha ammesso di avere colpito l’uomo per prendergli i soldi, ma ha anche detto che non intendeva ucciderlo e che non si era reso conto di averlo fatto.

Il sedicenne, che abita a Ballarò con la sua famiglia, indossava gli stessi abiti e le stesse scarpe della notte dell’omicidio quando è stato fermato dagli agenti.

Il ragazzo adesso si trova nel centro di prima accoglienza Malaspina in stato di fermo in attesa della convalida. Non sono ancora stati trovati né la spranga con la quale è stato colpito il clochard né il suo telefono.

Aldo – Aid Abdellah, noto a Palermo come Aldo, era un uomo di origini francesi che trascorreva i suoi inverni a Palermo per poi tornare in Germania e Francia. Era molto conosciuto in città: leggeva molto ed era appassionato di storia.

In suo onore, l’amministrazione comunale ha deciso di intitolargli i portici di piazzale Ungheria, luogo in cui si è consumato l’omicidio e dove molti cittadini hanno lasciato un fiore in segno di rispetto. Aldo era sempre in compagnia del suo gatto, adottato dalla comunità palermitana.

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