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Cosa è successo il 1 luglio nel mondo

Un riassunto semplice e chiaro di quello che è successo nel mondo

Di TPI
Pubblicato il 1 Lug. 2016 alle 16:40

Danimarca: la polizia danese ha confiscato a cinque richiedenti asilo iraniani beni per un valore di 10mila euro, applicando per la prima volta in cinque mesi la controversa legge sull’immigrazione che prevede la confisca dei beni ai rifugiati che arrivano nel paese, per pagare le spese per il loro mantenimento nei centri di accoglienza o per il loro rimpatrio. Il gruppo di iraniani è stato arrestato con l’accusa di aver viaggiato con passaporti falsi e quando gli agenti li hanno perquisiti, hanno trovato il denaro che è stato confiscato.

– Italia: oggi entra in vigore l’Italicum. Come funziona, quali sono le novità, il voto degli studenti Erasmus e cose utili da sapere sulla nostra nuova legge elettorale. 

– Australia: dopo aver cambiato cinque premier in cinque anni, sabato 2 luglio l’Australia torna al voto. I sondaggi prevedono un testa a testa tra i conservatori guidati dal primo ministro uscente Malcolm Turnbull e i laburisti di Bill Shorten, dunque ancora una volta saranno decisivi i piccoli partiti. Il premier ha lanciato un appello agli elettori a non scegliere il voto di protesta ma di eleggere un governo forte. Tuttavia, gli attacchi ai partiti minori fatti da Turnbull durante la campagna elettorale, secondo gli esperti, potrebbero aver avuto ripercussioni negative: secondo un sondaggio condotto da Fairfax, il 27 per cento dei cittadini australiani ha l’intenzione di votare per un partito che non sia quello del premier o dei laburisti.

– Stati Uniti: Joshua Brown era a bordo della sua Tesla e ha inserito la modalità pilota automatico, ma il sistema di sensori del veicolo non ha captato un camion di fronte a sé e l’impatto è stato fatale. Si tratta della prima volta in cui si verifica un caso del genere. L’Incidente si è verificato il 7 maggio a Williston, in Florida, ma solo giovedì 30 giugno la casa automobilistica statunitense Tesla Motors ha diffuso la notizia. 

– Regno Unito: l’ex primo ministro ha scritto un articolo per il quotidiano The Telegraph in cui ha discusso delle future trattative con l’Unione europea, tracciando un profilo di negoziatore ideale che in molti hanno visto come un velato riferimento a se stesso. Secondo l’ex primo ministro britannico, il suo paese “è ora profondamente diviso, regionalmente, generazionalmente e per atteggiamenti”. Gli umori sono opposti fra i vittoriosi sostenitori del leave e gli sconfitti del remain, di cui Blair fa parte essendo un noto eurofilo e che arriva ad affermare che “quelli di noi che credono ardentemente nell’Unione sono distrutti dalla possibilità della sua rottura”.

– Austria: la Corte costituzionale austriaca ha accolto il ricorso di Norbert Hofer, leader del partito di estrema destra Fpoe, riscontrando irregolarità nei voti per corrispondenza che erano stati decisivi nel ballottaggio del 22 maggio. “Le elezioni sono il fondamento della nostra democrazia e il nostro compito è di garantirne la regolarità. La nostra sentenza deve rafforzare il nostro Stato di diritto e la nostra democrazia”, ha detto a Vienna il presidente della Corte costituzionale Gehrart Holzinger prima di pronunciare la sentenza. Le irregolarità nelle oltre 700mila schede per corrispondenza sono state ritenute sufficienti per annullare la consultazione, ma non c’è alcuna prova che vi siano stati brogli, ha precisato la Corte. 

– Italia: la proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis approderà in aula alla Camera per essere discussa il 25 luglio e il giorno dopo inizierà il voto. L’iniziativa è sottoscritta da 218 parlamentari, provenienti dai diversi schieramenti politici: Partito democratico, Movimento Cinque Stelle, Sel ma anche Forza Italia e Scelta civica. La proposta intende rivoluzionare l’attuale normativa che, dopo la bocciatura della Fini-Giovanardi da parte della Corte Costituzionale nel 2014, è tornata ad essere quella approvata nel 1990, la legge Jervolino-Vassalli. Il testo della legge è stato presentato quasi un anno fa su iniziativa del sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova. Ma cosa prevede nel dettaglio la proposta di legge? Qui i punti fondamentali.

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