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Cosa è successo il 31 agosto nel mondo

Le notizie senza giri di parole su TPI

Di TPI
Pubblicato il 31 Ago. 2015 alle 19:21

Ucraina: gli scontri tra manifestanti e polizia davanti al parlamento di Kiev avrebbero ferito oltre cento persone e causato la morte di un membro della guardia nazionale, secondo quanto riporta il ministero dell’Interno ucraino. Le tensioni sono cominciate quando il parlamento ha votato a favore della concessione di maggiore indipendenza alle zone di Donetsk e Luhansk, sotto il controllo dei ribelli filo-russi, nell’est del Paese. Le riforme fanno parte di un nuovo piano volto a porre fine ai combattimenti nell’Ucraina orientale, ma i nazionalisti sono contrari a scendere a patti con i separatisti filo-russi.

– Capo Verde: un uragano con forti piogge e venti fino a 140 chilometri orari ha colpito le isole dell’arcipelago di Capo Verde, al largo delle coste dell’Africa occidentale. Il governo ha annullato tutti i voli e messo in allerta l’intero Paese. È alto il rischio di inondazioni e frane. L’ultimo evento meteorologico simile mai registrato a Capo Verde risale al 1892.

– Palestina: il ministero degli Esteri italiano ha annunciato che è stato rilasciato su cauzione l’attivista Vittorio Fera del Movimento internazionale di solidarietà, arrestato dai militari israeliani durante una manifestazione palestinese che ha avuto luogo venerdì a Nabi Saleh, vicino alla città di Ramallah, in Cisgiordania.

– Stati Uniti: il Presidente statunitense Barack Obama ha usato il suo potere esecutivo per cambiare il nome del monte più alto dell’America del nord. Dopo anni di polemiche a riguardo, il monte McKinley, situato in Alaska e alto 6.168 metri, tornerà al suo nome nativo originale: Denali – “il più grande”. Il presidente si trova in Alaska per tre giorni e intende promuovere le azioni contro il cambiamento climatico e migliorare i suoi rapporti con le tribù locali.

– Dominìca: una tempesta tropicale ha attraversato la regione caraibica nel fine settimana, causando almeno 20 morti nell’isola. Mancano ancora all’appello dozzine di persone. Secondo il primo ministro, il Paese sarebbe tornato indietro di vent’anni, con centinaia di case, ponti e strade distrutti dalle forti piogge.  

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