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Cosa è successo oggi nel mondo

Le notizie senza giri di parole su The Post Internazionale

Di TPI
Pubblicato il 23 Giu. 2015 alle 18:21

Siria: l’Isis ha fatto esplodere due antichi mausolei nel sito archeologico di Palmyra, patrimonio dell’umanità dell’Unesco, nella Siria centrale. Secondo l’osservatorio siriano per i diritti umani, l’Isis avrebbe posizionato alcune bombe vicino ai mausolei, considerati “contrari alla fede” in quanto simboli di religioni politeiste.

– Francia: i dipendenti di MyFerryLink, la compagnia che gestisce i traghetti che collegano la Francia con il Regno Unito, hanno organizzato uno sciopero presso il porto francese di Calais, sul canale della Manica. La protesta ha impedito a diverse barche di attraccare e ha provocato lunghe code all’ingresso del tunnel ferroviario e stradale sotto la Manica. I treni Eurostar sono stati sospesi. Approfittando delle code e del caos, alcuni migranti hanno cercato di salire sui camion diretti verso il porto britannico di Dover. 

– Pakistan: l’ondata di caldo nella provincia di Sindh, nel Pakistan meridionale, ha ucciso quasi 700 persone. Le temperature hanno raggiunto i 45 gradi. La maggior parte delle vittime abitava nella città di Karachi e dintorni. Il primo ministro pakistano Nawaz Sharif ha chiesto che vengano introdotte misure d’emergenza.

– Sud Sudan: il governo ha dichiarato l’esplosione di un’epidemia di colera nella capitale del Paese, Juba. Ci sono state 18 vittime e 171 persone sono state contagiate. Il primo caso fu registrato il primo giugno in un campo delle Nazioni Unite per gli sfollati, alla periferia di Juba.

Italia: la mattina del 23 giugno sono stati arrestati sette dirigenti della squadra di calcio del Catania, con l’accusa di frode fiscale e truffa. Secondo gli inquirenti, i dirigenti della squadra avrebbero comprato cinque partite dal marzo 2015 per evitare la retrocessione del Catania dalla serie B alla Lega pro.

Ungheria: il governo ungherese ha annunciato la sospensione del regolamento di Dublino, secondo cui i migranti devono presentare domanda di asilo nel primo Paese in cui arrivano. La decisione è stata presa in maniera unilaterale. Secondo i dati governativi, nel 2015 oltre 60mila migranti sono entrati illegalmente nel Paese. 

Armenia: almeno 240 persone sono state arrestate a Yerevan, capitale armena, durante una protesta contro l’aumento dei prezzi dell’elettricità. La polizia ha disperso con la forza i manifestanti. Migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro il presidente Serzh Sarkisian, accusato di non essere intervenuto per combattere la povertà nel Paese.

Australia: il primo ministro Tony Abbott ha dichiarato di voler approvare nuove leggi per revocare la cittadinanza agli australiani che hanno un doppio passaporto – quello australiano e quello del rispettivo Paese d’origine – e che risultano impegnati in attività terroristiche al di fuori del territorio australiano, per evitarne il ritorno. Le legge potrebbe essere applicata su circa metà degli australiani che combatte nel Medio oriente tra le file dell’Isis.

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