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Nonna uccide la nipotina di 20 mesi mettendola in un forno e lasciandola bruciare

credit: Getty Images

A scoprire il corpo senza vita della piccola è stato un altro familiare. La donna è stata arrestata

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 18 Ott. 2018 alle 08:41 Aggiornato il 4 Dic. 2018 alle 16:25

Una donna del Mississipi è stata arrestata dopo che il corpo senza vita di una bambina di appena venti mesi è stato trovato all’interno del forno della sua abitazione. Sul corpo, bruciato, anche i segni di ripetute coltellate.

Verso le 7 di sera di lunedì 15 ottobre, la polizia è stata chiamata a intervenire in una zona residenziale della piccola città di Shaw. Un familiare della bambina ha scoperto il corpo senza vita della piccola e ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. A riferirlo è lo sceriffo della contea di Bolivar, Kevin Williams, durante una conferenza stampa.

Appena arrivati sulla scena del delitto, i poliziotti non hanno potuto che constatare la morte della bambina, prima pugnalata e poi messa nel forno. La nonna della piccola, la 48enne Carolyn Jones, è stata immediatamente arrestata e dal Dipartimento dello sceriffo della contea di Bolivar confermano che è stata lei ad ammazzare la nipotina. La cauzione è stato fissata a 500.000 dollari.

Secondo una prima ricostruzione, la nonna avrebbe prima pugnalato e poi infilato la bimba nel forno. Quel che non è chiaro è se la piccola fosse ancora viva prima di essere messa nel forno.

Lo sceriffo Williams ha riferito che “le autorità hanno motivo di credere che la piccola sia stata pugnalata e bruciata”, ma il corpo della bambina è stato sottoposto ad autopsia per confermare l’esatta causa della morte.

“Sono stato nelle forze dell’ordine per molto tempo, quasi 26 anni. Alcune delle scene più orribili che ho visto sul posto di lavoro riguardano bambini. Sono quelle storie che lasciano un segno profondo dentro di noi. Non vogliamo che accada, ma sfortunatamente cose del genere accadono”. “E questa – continua ancora William – è una delle cose più orribili che io abbia mai visto”.

Secondo quanto riferito dal Dipartimento dello sceriffo della Contea di Bolivar, la bambina “viveva nella casa con Jones al momento dell’omicidio”.

Prima dell’arresto della donna, la polizia era già stata chiamata a intervenire in quella casa dopo il ritrovamento di un rettile in casa. “È un quartiere relativamente tranquillo”, ha spiegato Williams.

Ora gli inquirenti stanno cercando di capire cosa abbia spinto la donna a compiere un gesto così atroce, Williams ha detto: “Stiamo cercando di capirlo. Non ne abbiamo ancora idea per ora”. Le indagini continuano.

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