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Cosa succede oggi nel mondo

Tutto quello che c’è da sapere per la giornata del 4 gennaio 2017

Di TPI
Pubblicato il 4 Gen. 2017 alle 07:15

Turchia: il parlamento ha esteso per altri tre mesi lo stato di emergenza, dichiarato dopo il fallito golpe di luglio 2016. Mentre la polizia turca mantiene il silenzio sulla caccia all’attentatore di Istanbul, il kirghiso Iakhe Mashrapov è ormai fuori dalla lista dei sospetti. I visti sul suo passaporto proverebbero infatti che non si trovava nel paese la notte della strage. Rimane l’interrogativo sull’identità dell’uomo ritratto nel video diffuso dai media turchi, sospettato di aver commesso la strage della notte di capodanno nel locale Reina, costata la vita a 39 persone. Intanto, sono rientrati in Italia due dei nostri cinque connazionali sopravvissuti all’attentato.

Filippine: un uomo armato legato ai ribelli musulmani ha attaccato una prigione nel sud del paese, uccidendo una guardia e liberando oltre 150 prigionieri, secondo quanto riferito dalla polizia. Le rivolte della minoranza musulmana nelle isole meridionali del paese, a maggioranza cattolica, vanno avanti da decenni.

Italia: la giovane ivoriana del centro di accoglienza di Cona (Ve) è morta per un’embolia polmonare. Lo ha chiarito l’autopsia dopo che nel centro erano scoppiati ieri dei disordini tra i migranti, che denunciavano ritardi nei soccorsi. Escluse ipotesi legate a fatti violenti o a malattie virali contagiose.

Stati Uniti: il governatore del North Dakota ha messo in guardia i manifestanti che protestano contro l’oleodotto (Dakota Access Pipeline) chiedendo loro di lasciare il campo dove si sono raccolti a causa del rischio di inondazioni in primavera.

Germania: la polizia tedesca ha eseguito ieri delle perquisizioni in un centro per rifugiati e in un appartamento di Berlino dove ritiene che possano vivere alcuni complici di Anis Amri, l’uomo tunisino che ha ucciso 12 persone in un attentato contro il mercatino di Natale lunedì 19 dicembre. Proseguono le indagini anche in Italia, dove è emerso che il tunisino aveva con sé circa un migliaio di euro quando è stato ucciso da due agenti a Sesto San Giovanni, vicino Milano. Il jihadista aveva giurato fedeltà all’Isis. 

Haiti: l’imprenditore di 48 anni Jovenel Moise è stato ufficialmente nominato vincitore delle elezioni che si sono tenute nel paese a novembre. I funzionari statali hanno negato le accuse di brogli, ma nella capitale Port-au-Prince si sono tenute alcune proteste. Moise è sostenuto dall’ex presidente Michel Martelly e ha vinto con il 55 per cento dei voti.

Stati Uniti: Charles Manson, mandante di una serie di omicidi commessi nel corso del 1969 negli Usa, è gravemente malato ed è stato trasferito dalla prigione in un ospedale. Si trova in carcere da 45 anni e sta scontando nove ergastoli. Tra i crimini da lui ordinati c’è la strage di Bel Air, in California, in cui è stata uccisa l’attrice Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski, e altre quattro persone.

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