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La storia del muratore disoccupato calabrese diventato “l’uomo più potente d’Italia” su Facebook

Francesco Gangemi, 52enne di Gioia Tauro, è l'autore di una delle pagine di politica più virali del web. Ogni post è condiviso decine di migliaia di volte e supera i numeri dei profili ufficiali di partiti e politici

Di Marta Facchini
Pubblicato il 18 Set. 2018 alle 13:20 Aggiornato il 18 Set. 2018 alle 13:22

Si chiama Francesco Gangemi, ha 52 anni ed è un muratore disoccupato dal 2011. In tasca ha un diploma da geometra, che ha dichiarato di avere comprato in Puglia, e vive a Gioia Tauro con la pensione della madre. Il Corriere della Sera, che l’ha incontrato e ha raccontato la sua storia, l’ha definito “l’uomo più potente in Italia”. muratore disoccupato facebook

Negli anni Gangemi ha creato diverse pagine Facebook in cui condivide solo post ideati per creare indignazione, fare arrabbiare e generare viralità. Il suo sito “Sputtaniamotutti” (ora offline ma i contenuti si possono ancora trovare nel web), cui rimandano i contenuti che crea, è diventato in grado di generare un traffico e un engagement sui social tali da superare quelli delle pagine ufficiali di partiti e politici.

Il procedimento è semplice. Gangemi sceglie una foto e una frase, fatta di poche e semplici parole. Un esempio. Dopo il crollo del ponte di Genova, Gangemi pubblica un’immagine con scritto: “Non c’è traccia della parola ‘Benetton’ nelle prime pagine dei giornalini. Aiutiamoli a farla comparire”. Le condivisioni sono centinaia.

Quando Salvini ha pubblicato il video in cui diceva ai suoi fan di essere indagato, “Sputtaniamotutti” ha preso uno screenshot e ci ha scritto sopra: “Salvini indagato. Pensano di tornare al potere con il partito della magistratura. Non hanno capito un c…zio”. Le condivisioni sono decine di migliaia.

E su una foto di Putin: “Grande Putin. Con quest’uomo si scherza poco. In Russia non si costruiscono moschee se vuoi la legge islamica torni nel tuo paese. Qui comandiamo noi”. Di nuovo, decine di migliaia di condivisioni.

Ora le sue pagine sono state oscurate ma riescono sempre a rinascere, in altre forme, sempre sui social.

Per Gangemi, scrive il Corriere, non si tratta di militanza ma di sopravvivenza. Ogni click vale in media dieci centesimi e, come ricostruisce il quotidiano di via Solferino, Gangemi da Facebook riesce a spostare molti lettori sul suo sito (costruito con Wordpress) dove si trovano le strisce di pubblicità che gli manda AdSense, il servizio pubblicitario di Google.

I ricavi sono ripartiti un terzo per lui e due terzi al gruppo di Mountain View, che lavora sull’Italia tramite seicento connazionali assunti nella sede europea di Dublino.

Intervistato dal Corriere, Gangemi riesce a guadagnare circa seicento euro al mese. E sui contenuti, ammette: “Vado da quella parte perché funziona. Se faccio un post a favore di Matteo Renzi al massimo ottengo un click, se scrivo contro gli immigrati viaggio molto di più. Siamo battelli a vela, cerchiamo di capire dove va il vento”.

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