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Michele Serra: “Fedez e Ferragni non dovevano scusarsi per la festa al supermercato”

Michele Serra e Fedez

Il giornalista e scrittore ha detto la sua sulla contestata festa di compleanno di Fedez in un supermercato Carrefour

Di Luca Serafini
Pubblicato il 27 Ott. 2018 alle 11:20 Aggiornato il 27 Ott. 2018 alle 11:41

Sulla sua Amaca, la storica rubrica che tiene su Repubblica, giovedì 25 ottobre Michele Serra si è occupato di un tema per lui piuttosto insolito.

Il giornalista e scrittore ha commentato la contestata festa di compleanno di Fedez in un supermercato Carrefour. Durante i festeggiamenti, organizzati da Chiara Ferragni, la coppia si è divertita correndo nei carrelli tra le corsie del negozio, il tutto immortalato e postato su Instagram.

Sono scoppiate immediatamente le polemiche, con molti utenti social che hanno accusato i due di sprecare una quantità enorme di cibo.

Serra ha iniziato la sua analisi commentando l’ostentazione di ricchezza che Fedez non lesina nemmeno nei testi e nei video delle sue canzoni, interpretandola come un fenomeno in qualche modo connaturato alla cultura rap.

“La crapula fa parte della cultura rap, esibire i quattrini, le macchine di lusso, i bagordi è una forma non elegante, però eloquente, di riscatto sociale: ero povero, ero di periferia, contavo zero, ora vi sbatto in faccia tutto quello che ho. Può piacere, può non piacere (a me, per esempio, fa abbastanza schifo) ma è così. È un canone. È un linguaggio. Comunisti col Rolex di Fedez e J-Ax ci gioca sopra con qualche astuzia e qualche buona ragione d’arte”.

Partendo da questo presupposto, a parere di Serra ciò che risulta fuori posto in tutta la vicenda sono le scuse dei Ferragnez, affidate a un lungo post pubblicato sulla pagina Instagram della fashion blogger, pochi minuti dopo che Fedez aveva cancellato il suo profilo dal social (poi riattivato dopo un’ora).

“Quello che non convince, nel piccolo eppure significativo ‘caso’ di Fedez e signora – scrive Serra – che dopo una festa da grande bouffe in un supermercato hanno chiesto scusa, sono le scuse. Non hanno retto lo scandalo che un rapper dovrebbe invece rivendicare, fregandosene della morale corrente, non favorevole allo scialo e specie allo scialo di cibo”.

“Non si può essere rapper senza farsi nemici – sentenzia Serra – e dunque, se si è rapper, non si può essere troppo social: perché i social sono una gara a chi accumula più amici”.

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