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Medicina, la ministra Grillo vuole abolire il numero chiuso: “Selezione dopo il primo anno”

La ministra della Sanità, Giulia Grillo. Credit: Afp/Vincenzo Pinto

Il Governo intende eliminare i test d'ingresso e punta sul modello francese

Di Enrico Mingori
Pubblicato il 24 Set. 2018 alle 11:06

Il Governo ha intenzione di eliminare il limite del numero chiuso per le Facoltà di Medicina alle università. Lo ha dichiarato la ministra della Salute, Giulia Grillo, spiegando che per il futuro si pensa a un meccanismo di selezione degli studenti dopo il primo anno di corsi, sul modello francese.

“Come è concepita oggi, la norma non è meritocratica”, ha osservato Grillo in una intervista al quotidiano romano Il Messaggero.

La modalità di selezione articolata sui test d’ingresso, ha affermato la ministra, “va rivista”.

A preoccupare il Governo è la situazione di continua emergenza nelle strutture ospedaliere e nei pronto soccorso, in cui mancano medici specialisti.

Secondo Grillo, in pratica, il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, istituito principalmente per contenere i costi a carico del sistema sanitario, crea un imbuto troppo stretto per il mondo del lavoro.

“Si tratta di un tema figlio di un’errata programmazione che dura da decenni”, ha detto la ministra.

“Per tamponare la situazione stiamo lavorando a una misura urgente che consenta a chi ha maturato un’adeguata esperienza nell’area dell’emergenza, anche con contratti precari ma senza specializzazione, e che lavora da tempo nei pronto soccorso di accedere ai concorsi che spesso registrano pochissime adesioni”.

“Poi metteremo mano a una più ampia riforma di medio termine dell’intero capitolo della formazione dei medici”, ha sottolineato Grillo.

La ministra ha spiegato che il Governo intende prendere spunto dalle altre realtà europee.

“Perseguiremo un modello di meritocrazia, democratico e aperto. Ci si potrebbe ispirare a quello francese dove non c’è il numero chiuso all’inizio, con libero accesso al primo anno, e poi una selezione molto serrata per verificare chi è in grado di andare avanti. Ci sono pro e contro ma è meglio del sistema attuale”.

“Il sistema delle borse di studio che vige oggi in Italia è unico in Europa”, ha fatto notare Grillo.

“Nei Paesi più avanzati esistono percorsi di formazione e lavoro in cui il medico laureato accreditato entra a lavorare negli ospedali. Anche i nostri laureati spesso sono presi all’estero per seguire questo percorso che consente di avere medici perfettamente in grado di lavorare anche in prima linea sin dai primi anni successivi alla laurea”.

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