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Matteo Renzi: “Starò fuori dal giro per qualche mese”, il tour dell’ex premier per il mondo

Credit: Photo by Michele Spatari/NurPhoto)

Secondo i programmi, il senatore semplice di Firenze farà il conferenziere nel mondo e tornerà a ottobre per la Leopolda di Firenze dal 19 al 21

Di Lara Tomasetta
Pubblicato il 4 Giu. 2018 alle 11:06 Aggiornato il 4 Giu. 2018 alle 11:08

Matteo Renzi, ex premier 43enne ha annunciato al Corriere della Sera che per qualche mese mancherà dalla scena politica italiana, limitandosi a stare dietro le quinte e dedicandosi a fare il conferenziere.

Secondo i programmi, il senatore semplice di Firenze farà parlare meno di sé fino a ottobre, quando tornerà per la Leopolda a Firenze dal 19 al 21, occasione durante la quale presenterà anche il suo ultimo libro ancora in corso d’opera.

Nei prossimi mesi, Renzi ha una fitta agenda di appuntamenti internazionali: invitato in paesi stranieri tra lobby, partiti politici, capi di Stato e grandi imprenditori, seguirà un percorso che lo vede protagonista in discorsi remunerativi.

Una via che altri leader prima di lui hanno seguito, ultimo Barack Obama, dando seguito alla rete di relazioni internazionali intessute negli anni di Governo. Già nei mesi scorsi era stato in Qatar e in Kazakhstan.

Domenica l’ex premier si trovava a Pechino per tenere un discorso sulla Via della Seta e la cultura e martedì, tornando dalla Cina per poche ore, Renzi si presenterà in Aula per votare (contro) la fiducia al governo Conte.

Poche ore a Palazzo Madama, poi di nuovo in aereo alla volta di Arlington, al cimitero degli eroi Usa. Qui, dove l’ex presidente americano Bill Clinton terrà l’intervento chiave, Renzi è stato chiamato per le celebrazioni dei 50 anni dall’assassinio di Bob Kennedy.

Un invito dovuto alle ottime relazioni strette quando era sindaco di Firenze con Kerry (figlia di Bob), tanto che la famiglia Kennedy ha voluto che uno degli interventi per il ricordo del 6 giugno 1968 fosse affidato proprio a Renzi: “Bob è stata una delle figure chiave della mia crescita politica: questo è un riconoscimento che mi emoziona molto”.

Il 18 luglio, invece, tappa in Sudafrica per ricordare i 100 anni dalla nascita di Nelson Mandela, al quale nel 2012 consegnò il Fiorino d’oro, massima onoreficenza fiorentina, poco prima della sua scomparsa.

“Hanno promesso sogni da 100 miliardi: il reddito di cittadinanza ne vale 20, la Flat tax 60, quota 100 vale 16, le clausole Iva 12 – sottolinea Renzi – . II libro dei sogni del governo Lega-M5S costa 100 miliardi. Dobbiamo essere i primi a farci sentire quando finira’ la luna di miele”.

“Sul Pd la palla è in mano a Martina. Io sono intervenuto solo per bloccare l’intesa con il MSS. Non mi interessa fare alcuna corrente”, assicura Renzi.

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