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Irridono un 15enne disabile per strada. Post virale della mamma su Facebook: “Che società stiamo creando?”

Il post di Erika Defendi su Facebook

"Perché loro sono i veri supereroi, non chi spende 600€ a serata o chi ha le scarpe all’ultima moda, solo chi affronta la vita in mille difficoltà sa insegnarne il vero valore"

Di Luca Serafini
Pubblicato il 28 Giu. 2018 alle 08:35 Aggiornato il 28 Giu. 2018 alle 08:40

Una donna di Bergamo ha voluto denunciare quanto accaduto a lei e a suo figlio per le strade della città lombarda il 26 giugno.

Erika Defendi è una mamma che si prende cura del figlio, il quale ha 15 anni ed è tetraplegico dalla nascita. Una cura e una dedizione quotidiane per permettere al ragazzo di vivere nel miglior modo possibile nonostante la sua disabilità.

Purtroppo la società è piena di persone ben lontane dalla sensibilità di questa donna. Due giorni fa Erika stava camminando in centro a Bergamo, quando si è accorta che due ragazzine, probabilmente sui 17-18 anni, stavano deridendo il figlio.

Imitavano la sua camminata, lo sfottevano. La donna era in procinto di reagire, offesa e indignata, ma è stata stoppata proprio dal ragazzo: “Mamma, le persone ignoranti vanno ignorate, io faccio così”, le ha detto.

La donna si è sfogata su Facebook con un lungo post in cui ha raccontato l’accaduto. In poche ore il suo messaggio è diventato virale, con migliaia di “mi piace” e di condivisioni. “Che società stiamo creando?”, si chiede Erika.

“Un giorno saremo vecchi e la maggior parte di noi saranno persone diversamente abili se non facciamo qualcosa adesso la maggior parte di noi si troverà nella stessa spiacevole situazione in cui ci siamo trovati io e mio figlio oggi”.

Questo il testo integrale del suo post:

“BERGAMO centro,oggi tardo pomeriggio dopo qualche commissione decido di portare mio figlio quindicenne da Grom a mangiare un gelato”.

“Siamo fermi sul marciapiede ed aspettiamo che scatta il verde, ci affiancano due ragazzine di circa 16/17 anni parlano di discoteche di quanto soldi possono spendere per fare serata (praticamente mezzo del mio stipendio) Io sorrido e penso…che bella età zero pensieri!! Con la coda dell’occhio vedo che sono praticamente in short con mezza chiappa fuori è un micro top fatto a reggiseno… ma vabbè non sta a me giudicare sono giovani e ci sta…”

“Io e mio figlio le superiamo (mio figlio è diplegico dalla nascita) dopo poco a distanza di 20/30 metri sento le ragazzine che ridono e bestemmiano, mi viene spontaneo girarmi, vedo una delle due che scimmiotta la camminata di mio figlio e se la ride di brutto con l’amica, non so dirvi che cosa ho provato in quel momento…ovviamente non sono stata zitta… ringraziando il cielo mio figlio mi ha fermata e con molta calma mi ha detto: -MAMMA LE PERSONE COSÌ IGNORANTI VANNO IGNORATE…IO FACCIO COSÌ!-

“Mi ha resa orgogliosa della sua maturità a 15 anni sa dare lezioni di vita e sogna di laurearsi. Io avevo il cuore a pezzi mi sembrava di essere tornata al giorno in cui 15 anni fa ho ricevuto la notizia che mio figlio sarebbe stato disabile a vita”.

“ORA MI CHIEDO…MA CHE SOCIETÀ STIAMO CREANDO? Mi rivolgo a tutti i miei coetanei che ormai sono genitori ma voi insegnate ai vostri figli a guardare le persone diversamente abili con occhi di ammirazione anziché dire a loro di non guardare oppure evitare l’argomento?!”

“Perché loro sono i veri supereroi, non chi spende 600€ a serata o chi ha le scarpe all’ultima moda, solo chi affronta la vita in mille difficoltà sa insegnarne il vero valore”.

“Ricordiamoci una cosa, un giorno saremo vecchi e la maggior parte di noi saranno persone diversamente abili se non facciamo qualcosa adesso la maggior parte di noi si troverà nella stessa spiacevole situazione in cui ci siamo trovati io e mio figlio oggi”.

“LA DISABILITÀ STA NEGLI OCCHI DI CHI GUARDA” Ed ora se vi fa piacere condividete la mia storia perché non può e non deve più succedere!”

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