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Quattordicenne trovato impiccato a Milano, Selvaggia Lucarelli contro i giornali: “Allarmismo sul gioco del blackout”

La giornalista sottolinea come in troppo poco tempo si siano chiuse le indagini senza aspettare quelle vere della polizia e si sia subito parlato di morte per il gioco del "blackout"

Di TPI
Pubblicato il 18 Set. 2018 alle 16:20 Aggiornato il 18 Set. 2018 alle 16:21

“Le certezze sono così granitiche da trarre già conclusioni, parlare di ‘gioco popolare tra i giovani’, mettere in guardia e addirittura, come ho letto altrove, già pensare di andare a parlarne nelle scuole. Ora. Io rispetto il dolore di questo padre, ma un po’ di prudenza sarebbe importante”.

Sono le parole di Selvaggia Lucarelli che dalle colonne de “Il Fatto Quotidiano” lancia un appello alla prudenza sul caso di Igor Maj, il14enne trovato impiccato nella sua cameretta a Milano lo scorso 6 settembre.

La notizia della morte del ragazzo era stata diffusa dai genitori anche sul sito pareti.it. Secondo quanto riportato, più elementi avevano spinto i genitori a credere che quella morte, precoce e terribile, fosse il risultato di un gioco, una sfida tra adolescenti finita male: il gioco del blackout che spingerebbe i ragazzi a provare il soffocamento.

Ma la giornalista non ci sta e sottolinea come in troppo poco tempo si siano chiuse le indagini senza aspettare quelle vere della polizia.

“Addirittura, ieri, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando all’Isola d’Elba in occasione della cerimonia inaugurale dell’anno scolastico, ha detto di essere vicino ai genitori di Igor, perché ‘le connessioni digitali sono grandi finestre aperte sul mondo, ma esiste anche un lato oscuro della Rete. Non è accettabile che un ragazzo di 14 anni muoia in conseguenza di un’emulazione in un gioco perverso in chat’”.

“Insomma”, prosegue la Lucarelli, “ora un video su YouTube è diventato una chat, quindi perfino un gioco condiviso con qualcuno. Ma chi? Da cosa sarebbe supportata questa affermazione?”.

“Le indagini”, fa notare la giornalista, “sono appena iniziate visto che i computer e il cellulare di Igor sono stati sequestrati pochissimi giorni fa. Le dichiarazioni di chi sta indagando sono un po’ confuse: si dice che il ragazzo non abbia cercato tutorial sul soffocamento, che però su un computer siano state trovate nella cronologia visite a un video che parla del blackout ma questo video, nei lanci delle agenzie, ha sempre nomi diversi”.

“Il pm (che ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio dopo le notizie della stampa sul caso) aggiunge poi che “di questa pratica assurda si era iniziato a parlare lo scorso mese di febbraio quando un altro 14enne fu trovato in fin di vita a Tivoli, strangolato dal cavo della playstation, poi morto giorni dopo al Gemelli”.

“Già, peccato che in quel caso non sia mai stato trovato nulla sul computer del ragazzino e che l’ipotesi blackout (mai confermata) fu frutto di una dichiarazione del padre”.

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