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Livorno, consigliere leghista: “Perché i bagnini assunti per l’estate sono siciliani?”

"Possibile che non si sia trovata la disponibilità di qualche aitante giovane locale che potesse avere le giuste caratteristiche per svolgere questa attività?", si chiede Roberto Biasci

Di Luca Serafini
Pubblicato il 17 Lug. 2018 alle 08:17

“Sono rimasto quantomeno perplesso nell’apprendere che il servizio di salvataggio è stato affidato a bagnini provenienti da Mazara del Vallo, località in provincia di Trapani. Possibile che non si sia trovata la disponibilità di qualche aitante giovane locale che potesse avere le giuste caratteristiche per svolgere questa attività?”

È il dubbio che tormenta Roberto Biasci, consigliere regionale della Lega, dopo aver scoperto che il comune di San Vincenzo, in provincia di Livorno, per la stagione estiva ha deciso di reclutare bagnini non autoctoni, bensì provenienti dalla Sicilia.

“Con tanti giovani in cerca di occupazione anche stagionale – si è chiesto ancora Biasci – si è fatto davvero il massimo per non dovere far addirittura risalire la penisola ai prescelti siciliani?”.

Il consigliere leghista è un fiume in piena. L’approdo dei giovani siciliani sulle coste tirreniche, a suo parere, poteva essere evitato “muovendosi per tempo, considerato che il servizio doveva partire a metà giugno e solo ora, almeno per quel che ci risulta, sarà pienamente operativo”.

Biasci non ha risparmiato nemmeno una critica sul costo dell’operazione, che dovrebbe aggirarsi attorno ai 50mila euro. Proprio su questo punto, martedì 17 luglio, chiederà spiegazioni alla giunta regionale.

“Noi siamo aperti a tutti sia chiaro, i giovani che provengono dal Sud devono lavorare proprio come i nostri”, ha precisato.

“Quel che voglio capire, però, è se davvero si è fatto lo sforzo di dare la precedenza ai giovani locali. Se non ci sono bagnini toscani disponibili e se ci troviamo in emergenza, va bene che vengano chiamati rinforzi da tutta Italia”.

“Comunque ci auguriamo che i bagnini in trasferta vengano chiamati in causa il meno possibile – chiosa il consigliere leghista – ciò vorrà dire che i bagnanti non si sono trovati in situazioni di emergenza e pericolo”.

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