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Il Ministero ordina l’acquisto di 300 copie del libro … del ministro

Di Redazione TPI
Pubblicato il 1 Mar. 2019 alle 13:03 Aggiornato il 4 Mar. 2019 alle 15:41

Il dipartimento per le politiche europee ha indetto un bando da 3.400 euro per l’acquisto – “e consegna” – del volume Una politeia per un’Europa diversa, più forte e più equa.

Niente di strano, fino a qui. In fondo si tratta di un libro, pubblicato dalla Rubettino Editore, che tratta di temi decisamente attinenti con il ministero degli Affari Europei.

Il problema, però, è che autore del volume è Paolo Savona, che del dicastero che ha ordinato l’acquisto del libro è ministro.

Il tutto è stato regolarmente pubblicato sul sito della presidenza del Consiglio dei ministri alla voce “amministrazione trasparente”; “bandi di gara e contratti”.

“Oggetto contratto”, come si può vedere dalla foto qui sotto, è il “Servizio di acquisto e consegna volume: ‘Paolo Savona – Una politeia per un’Europa diversa, più forte, più equa”.

Continua sotto la foto

 

Quello che a tutti gli effetti è un “appalto” è stato affidato in maniera diretta. Data di “scadenza”: 31 luglio 2019. Importo totale: 3.400 euro che, volume più, volume meno, corrispondono a 300 copie circa.

Il bando è stato pubblicato il 22 febbraio 2019 mentre la data del contratto risale al 16 gennaio scorso.

Di cosa parla il libro di Paolo Savona

Questa la descrizione del libro curato dall’attuale ministro, che può annoverare la prefazione di Giorgio La Malfa e Guido Sapelli.

“Rendere l’Unione ‘più forte e più equa?. È questo il fine del documento qui pubblicato che Paolo Savona, Ministro per gli Affari Europei, ha inoltrato alle autorità europee per conto del Governo italiano”.

“Una serie di proposte per completare l’architettura istituzionale europea e correggere le politiche attualmente seguite, aprendo un dialogo intraeuropeo nell’ambito di un Gruppo di lavoro ad alto livello composto dai rappresentanti degli Stati membri e della Commissione per offrire ai cittadini europei maggiori opportunità di crescita economica e di benessere sociale che si affianchino alle istanze di stabilità monetarie e finanziaria la cui soddisfazione, contrariamente ai primi due obiettivi, è dotata di buoni strumenti”.

Uno dei punti centrali della proposta di Salvona è che il governo dell’economia e della società europea “non può essere affidato a regole meccaniche tipiche dell’organizzazione privata di governance volta in modo prevalente alla gestione efficiente delle risorse, ma a scelte politiche che partano dalle condizioni strutturali e congiunturali mutevoli dei singoli Stati membri e dell’Unione ispirate da una politeia, ossia i modi in cui si organizza il bene comune che abbracci anche il sociale, in particolare le parti più deboli della popolazione”.

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