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Alla nuova sede della Lega a Roma i militanti si fanno i selfie con la gigantografia di Salvini

Il partito di Matteo Salvini conquista una nuova sede nella Capitale. Tra i selfie dei militanti con la gigantografia del vicepremier e la rabbia degli iscritti contro la giunta Raggi, ecco cosa abbiamo visto

Di Lara Tomasetta
Pubblicato il 16 Nov. 2018 alle 11:15 Aggiornato il 16 Nov. 2018 alle 13:42

La fotografia del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini domina i pochi ma gremiti metri quadri della nuova sede della Lega a Roma. Una folla di militanti in fila aspetta il proprio turno per potersi fotografare accanto all’immagine del “capitano”.

(Leggi qui l’inchiesta realizzata da Giuseppe Borello e Andrea Sceresini in cui si parla dei 49 milioni di euro della Lega svaniti nel nulla).

C’è aria di festa, di conquista. E per il Carroccio si può effettivamente parlar di conquista. The Post Internazionale ha assistito all’inaugurazione della nuova sede della Lega a Roma, che si è tenuta nel pomeriggio di giovedì 15 novembre a due passi da Ponte Milvio.

È la prima sezione ufficiale del partito.

C’è Mauro Gonnelli, responsabile organizzativo Lega regione Lazio, c’è Riccardo Corsetto, responsabile della nuova sede inaugurata, e c’è anche Fabrizio Santori, del direttivo coordinamento Lega regione Lazio. Manca solo lui, Matteo Salvini.

Eppure questa assenza è solo fisica: il nome del capitano primeggia in tutte le dichiarazioni, ogni riferimento ed elogio è verso l’uomo che “ha riportato la voglia di fare politica e che ha portato i cittadini a partecipare”, tanto da donare di tasca propria i soldi per l’apertura della nuova sede.

“La territorialità è fondamentale, la Lega ha ridato voce ai territori”, dice Mauro Gonnelli.

“I militanti hanno speso di tasca loro i denari per questo progetto di Matteo Salvini, ci credono, ci crediamo tutti, perché vedono in Matteo Salvini una politico che può ridare una riscossa nazionale” spiega Riccardo Corsetto.

“Matteo Salvini è il nostro riferimento, il nostro segretario federale, le iniziative del governo prevedono decreti che vanno spiegati alla gente e per questo crediamo sia importante questo contatto con il territorio che serve ad avvicinare i cittadini alla politica”.

“Se facciamo un piccolo passaggio dalla prima repubblica e che oggi non c’è più proprio grazie alla spinta di Matteo Salvini, perché è stato l’unico che ha portato un enorme cambio generazionale all’interno della Camera, del Senato, prima le aperture delle sedi venivano tutte finanziate dai partiti”, ribadisce Gonnelli.

La Lega e i Cinque Stelle a Roma

L’inaugurazione è stata anche l’occasione per prendere le distanze dal governo di Virginia Raggi a Roma, con forti prese di posizione: “la Lega, all’interno del Campidoglio è assolutamente in opposizione attraverso la presenza di Maurizio Politi”, dice Gonnelli.

“Rispetto a quello che ci dicono i cittadini, ‘toglietecela dalle scatole il prima possibile’, vogliamo che la Raggi si renda conto dello stato di abbandono della città. Ci sono tante inziative per cercare di contrastare l’incapacità di questa giunta. Più volte ci siamo sentiti dire con arroganza dalla giunta Raggi che non c’era la volontà di accogliere queste proposte”, spiega Fabrizio Santori.

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