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Lavorare in Ryanair non è così terribile come vi raccontano

Dopo le polemiche nate sul colloquio di lavoro e sulle condizioni di lavoro offerte da Ryanair, TPI ha intervistato una dipendente della compagnia aerea

Di Lara Tomasetta
Pubblicato il 22 Mag. 2017 alle 12:29 Aggiornato il 22 Giu. 2017 alle 13:07

Letizia ha 21 anni e lavora per Ryanair dal 2016. Il suo aeroporto base è quello di Bruxelles e ha un contratto della durata di tre anni con possibilità di rinnovo. Segue il corso di formazione, obbligatorio e a pagamento, previsto dall’azienda e la sua opinione è tutt’altro che negativa sul lavorare nella compagnia low cost.

Dopo il caso del colloquio di Sandro Gianni con Ryanair, che criticava le condizioni di lavoro offerte dalla compagnia aerea, TPI ha intervistato Letizia, che ha voluto raccontare la sua esperienza per testimoniare che esiste un modo diverso di approcciarsi a questo tipo di impiego.

“Il lavoro dell’hostess è molto stressante e  sicuramente esistono compagnie che pagano i dipendenti molto meglio”, racconta Letizia. “Ma onestamente, a 21 anni grazie a Ryanair riesco a vivere in una delle città più belle d’Europa, ad avere una casa tutta mia e soprattutto riesco a viaggiare grazie ai giorni di riposo a disposizione”.

A quanto ammonta il tuo stipendio?

Si aggira intorno ai mille euro, ma solo perché sto pagando il corso mensilmente. Posso garantire che non muoio di fame. Ovviamente, finito di pagare il corso, lo stipendio aumenterà.

Quanto costa il corso di formazione? 

C’è da pagare la quota d’iscrizione pari a 500 euro più 300 euro al mese fino a ottobre. 

È obbligatorio?

Sì, per entrare in Ryanair bisogna seguirlo e non è solo quella specifico della compagnia. Si tratta di un corso completo che si deve seguire anche se si ha già il brevetto. Ryanair elargisce bonus tre volte l’anno, che in parte reintegrano il costo del corso. Anche le altre compagnie fanno corsi simili, come Easyjet, però sono quelli specifici dell’azienda e non sono a pagamento. 

Poi c’è la divisa, anche quella a pagamento…

Sì, lo è, ma dall’anno prossimo i soldi mi saranno restituiti.

Quindi com’è lo stipendio?

Molto dello stipendio dipende anche in quale aeroporto base si lavora e da quanto: più si lavora, più si viene pagati, dalle 80 ore alle 40 settimanali, dipende dal flusso. Questo cambia a seconda delle esigenze, ma io non ho mai fatto meno di 50 ore settimanali.

Io sono in una base piccola e bisogna considerare che anche l’ambiente di lavoro contribuisce a stare bene: siamo in pochi, e anche se ogni giorno ci si trova in un gruppo diverso, si ha la fortuna di incontrare qualcuno che si conosce.

Come sono i turni?

Facciamo otto ore di lavoro e terminato il turno ci riportano nella nostra base. Come in qualsiasi compagnia ci sono i ritardi, complicazioni e altro, ma non è così pesante come sembra.

È vero che il monte ore viene calcolato dal momento della chiusura del portellone, senza tenere conto del tempo che precede e segue le ore in volo?

È vero, ma funziona così in quasi tutte le compagnie. Probabilmente è ingiusto, ma questo è lo stato dei fatti. 

Sei soddisfatta di lavorare in Ryanair?

Questo lavoro non è solo spingere un carrello con del cibo. Abbiamo responsabilità a bordo e credo che chiunque faccia questo lavoro come passatempo e non con passione troverà sempre una nota negativa a riguardo. 

In questo momento bisogna guardare lo stato delle cose e darsi da fare: bisogna pensare che all’interno dell’azienda è possibile far carriera. Ho colleghi che lavorano da sette anni in Ryanair e ora prendono quasi 2mila euro al mese. 

È vero, Ryanair non regala nulla ai dipendenti, ma in questa compagnia ci si fa le ossa ed è più facile entrare a far parte di altre compagnie ritenute più prestigiose. E poi come si dice? Trova il lavoro che ami e non lavorerai nemmeno un giorno nella tua vita. 

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