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Chi sono i latitanti più ricercati d’Italia

Dopo l'arresto di Rocco Morabito sono quattro i super-ricercati dalla Criminalpol

Di TPI
Pubblicato il 4 Set. 2017 alle 14:30 Aggiornato il 6 Apr. 2018 alle 12:58

Il 4 settembre 2017  le forze di polizia hanno arrestato a Montevideo, in Uruguay, il superlatitante Rocco Morabito, esponente della ‘Ndrangheta in fuga da 23 anni dalla giustizia italiana, inserito nella lista dei latitanti più pericolosi.

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Ma chi sono gli altri super-ricercati dalla giustizia italiana?

La Direzione centrale per la polizia criminale (Criminalpol), dipartimento del ministero dell’Interno, ha realizzato a partire dal 1992 una lista dei criminali in fuga considerati più pericolosi, sul modello di quella che l’FBI stila negli Stati Uniti dal 1950, per stimolare la collaborazione tra le diverse forze dell’ordine e la collettività.

Inizialmente la lista era composta da trenta persone, e all’arresto di ogni latitante ne veniva inserito un altro scelto dalla Criminalpol. Dal 2009, tuttavia, si è cessato di sostituire gli arrestati con altre persone e, per questa ragione, in seguito all’arresto di Morabito la lista è composta di sole quattro persone.

Tra i quattro latitanti ancora in fuga c’è il boss mafioso Matteo Messina Denaro, unico italiano a essere comparso nella lista stilata dalla rivista Forbes nel 2011 dei dieci fuggitivi più ricercati al mondo, secondo alcuni inquirenti considerato il capo assoluto di Cosa Nostra dopo l’arresto di Bernardo Provenzano del 2006. Messina Denaro ha inoltre preso parte attiva alle azioni della sua organizzazione durante la stagione delle bombe del 1992-1993 ed è ricercato per associazione di tipo mafioso, omicidio, strage, devastazione, detenzione e porto di materie esplodenti, furto e altro.

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Nella lista dei superlatitanti Cosa Nostra è inoltre rappresentata da Giovanni Motisi, ritenuto uno dei principali boss della città di Palermo, ricercato dal 1998 con l’accusa di omicidio cui negli anni si sono aggiunte quelle di associazione di tipo mafioso e strage.

Nella lista c’è poi anche Marco Di Lauro, esponente dell’omonimo clan camorrista che fu protagonista tra il 2004 e il 2005 della cosiddetta faida di Scampia che li vide opposti ai cosiddetti “scissionisti”. Di Lauro è ricercato dal 2005 per associazione a delinquere di stampo mafioso.

A chiudere la lista dei quattro latitanti più pericolosi c’è Attilio Cubeddu, criminale sardo esponente dell’Anonima sequestri, autore di diversi sequestri di persona negli anni Ottanta, arrestato ed evaso durante un permesso premio dal carcere di Badu e Carros, a Nuoro. Dopo la sua evasione ha preso parte al sequestro dell’imprenditore bresciano Giuseppe Soffianti, e secondo alcuni inquirenti potrebbe essere stato ucciso dall’altro sequestratore, Giovanni Farina, che non avrebbe voluto dividere con lui i soldi del riscatto. Cubeddu è ricercato per sequestro di persona, omicidio e lesioni gravissime.

Dal 1992 a oggi sono stati in tutto 149 i latitanti a far parte di questa lista, 145 dei quali sono stati arrestati dalle forze dell’ordine o rimossi perché ritenuti morti. Tra questi ci sono stati esponenti di Cosa Nostra, della Camorra, della ‘Ndrangheta, dell’Anonima Sequestri sarda, della Sacra Corona Unita pugliese, esponenti del terrorismo anarco-insurrezionalista e membri particolarmente pericolosi della criminalità comune.

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