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La marcia di 300 volontari verso Idomeni

Sono salpati dal porto di Ancona per raggiungere il campo profughi al confine greco-macedone, dove sono attualmente bloccati 12mila migranti

Di TPI
Pubblicato il 25 Mar. 2016 alle 15:43

Venerdì 25 marzo 2016 circa 300 volontari provenienti da tutta Italia sono salpati dal porto di Ancona diretti sulle coste del confine greco-macedone.

L’iniziativa di solidarietà soprannominata #Overthefortress March, promossa dal Progetto Melting Pot, ha come obiettivo quello di percorrere via mare la rotta balcanica e di raggiungere il campo profughi al confine fra Grecia e Macedonia, dove attualmente sono bloccati 12mila persone. 

“La solidarietà ha diverse forme. La nostra è quella di percorrere la stessa rotta che quotidianamente migliaia di profughi attraversano per sfuggire da guerre e povertà”. Così una delle organizzatrici dell’iniziativa ha descritto a TPI il progetto promosso e supportato da numerose associazione italiane ed europee.

“La marcia della durata di quattro giorni non ha una valenza esclusivamente sociale volta a supportare i migranti bloccati in Grecia, ma ha anche una valenza politica, di protesta contro l’attuazione dell’accordo sui migranti fra Unione Europea e Turchia”. 

A fine gennaio, le autorità macedoni hanno deciso di chiudere il confine con la Macedonia impedendo a migliaia di uomini, donne e bambini di oltrepassare la frontiera e costringendoli a rimanere bloccati nel campo di Idomeni. 

Sulla nave partita venerdì pomeriggio dal porto marchigiano sono stati imbarcati anche camion carichi di aiuti umanitari, provenienti non solo dall’Italia, ma anche dalla Slovenia, dalla Croazia, dalla Francia e dalla Germania. L’arrivo a Idomeni è previsto sabato 26 marzo. 

Gli organizzatori dell’iniziativa hanno spiegato che: “Dopo mesi di staffetta solidale lungo la rotta balcanica, il viaggio collettivo in Grecia sarà il momento con il quale costruire qualcosa di più grande, in grado di intensificare il lavoro di solidarietà e di rispondere in modo pubblico al cinismo e alla violenza delle politiche europee”.


(Qui il video della campagna solidale #Overthefortress)


Il viaggio collettivo sarà documentato giorno per giorno sui social media con l’hashtag #overthefortress, poiché “vogliamo dare visibilità a una solidarietà di tanti e tante cittadini europei che esiste e che in questi lunghi e drammatici mesi ha garantito, grazie al prezioso lavoro dei volontari indipendenti, dignità e supporto ai migranti”.

“Scegliamo di partire dal porto di Ancona perché questo luogo è uno dei simboli delle politiche di respingimento del governo italiano. Qui, infatti, decine di potenziali richiedenti protezione internazionale, tra cui anche alcuni minori, sono stati riammessi in Grecia in maniera illegittima, senza dar loro la possibilità di formalizzare la richiesta d’asilo. Così come diversi sono stati i casi di migranti morti per cercare di aggirare i sistemi di controllo”, hanno concluso gli organizzatori del progetto. 

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