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L’App per vendere il parcheggio

Presto a Roma una nuova app dall'America che farà scalpore

Di Mattia Pessina
Pubblicato il 27 Giu. 2014 alle 03:35

Si chiama MonkeyParking, permette di mettere all’asta il proprio posto macchina ed è stata inventata da un team americano che l’ha lanciata a San Francisco.

Ma le similitudini con Uber non finiscono qui. La municipalità di San Francisco il 23 Giugno 2014 ha emesso un’ingiunzione per diffidare MonkeyParking dallo svolgere le proprie attività nella città californiana.

Chi verrà sorpreso a vendere il proprio posto auto sarà multato per 300 dollari mentre la società di MonkeyParking ne dovrà versare 2.500 per ogni transazione avvenuta illecitamente. La società non si è però scoraggiata e progetta di espandersi in altre città, tra cui Roma.

Il concetto dietro l’app è molto semplice: si può mettere all’asta sul market il posto auto occupato dalla propria vettura. Come sempre a contorno si trovano rating degli utenti e altre informazioni utili per non rimanere fregati da falsi annunci.

Facciamo un esempio: con un colpo di fortuna trovo parcheggio per la mia utilitaria in una zona centralissima di Roma. Svolgo le mie commissioni e poi, prima di ripartire, metto all’asta il mio parcheggio. Il miglior offerente lo avrà assegnato e lo aspetterò in modo da lasciarglielo e ricevere anche un lauto compenso.

Non è difficile immaginare i risultati che questa app potrebbe avere a Roma, dove parcheggiare è un problema quotidiano e già causa di litigi.

Fra ausiliari della sosta più o meno autorizzati, vigli urbani e automobilisti arrabbiati MonkeyParking potrebbe portare una vera e propria apocalisse. Facile prevedere come le autorità cittadine si attiveranno per evitarne l’approdo, come nella battaglia tassisti-Uber.

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