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Reggio Emilia, incendio in un palazzo: due morti e 41 intossicati, gravi due bambine

Di Laura Melissari
Pubblicato il 10 Dic. 2018 alle 09:18 Aggiornato il 10 Dic. 2018 alle 11:16

Un grosso incendio è divampato nelle cantine di un palazzo di Reggio Emilia. Due persone, un uomo e una donna di origine nordafricana, hanno perso la vita nell’incendio, come riferisce la testata Telereggio.

Gli intossicati sono oltre 40. Nella notte 37 persone sono state ricoverate in codice giallo all’ospedale di Reggio Emilia. Portata invece all’ospedale Niguarda di Milano una bambina di 3 anni, in condizioni gravi. Un’altra bambina di 6 anni è stata portata all’ospedale di Fidenza, insieme ad altre due persone.

L’incendio si è verificato al civico 33 di via Turri, nel quartiere della stazione ferroviaria.

Complessivamente sono almeno 11 i minori rimasti coinvolti nell’incendio.

Spente le fiamme i vigili del fuoco sono al lavoro per la bonifica delle cantine dello stabile. Le verifiche sono mirate anche ad accertarsi che nessuno sia rimasto chiuso negli scantinati. Il rogo, questa una prima ricostruzione dei vigili del fuoco, si sarebbe sviluppato proprio dalle cantine per cause ancora da accertare.

Il fumo ha poi invaso le rampe delle scale entrando nei vari appartamenti e causando la morte di due persone straniere, un uomo e una donna.

La zona dove si e’ sviluppato l’incendio, popolata quasi esclusivamente da immigrati, era stata al centro di polemiche a causa del fenomeno delle occupazioni abusive.

Due sacchi a pelo sono stati trovati dai vigili del fuoco nel corso delle operazioni di bonifica degli scantinati da cui, nella notte, è scaturito l’incendio.

Una delle ipotesi al vaglio dei vigili del fuoco è che alcune cantine fossero utilizzate, probabilmente in modo abusivo, per ripararsi dal freddo. Non si esclude che le fiamme si siano propagate nel tentativo di riscaldarsi. Negli scantinati sono stati trovati anche alcuni pneumatici. Materiale ‘responsabile’ del denso fumo che si è incanalato nel vano scale per poi propagarsi nelle abitazioni.

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