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Tutte le volte che Beppe Grillo si è scagliato contro i vaccini e contro la scienza

Grillo firma il patto della scienza, ma sui vaccini non ha mai smesso di essere scettico

Di Laura Melissari
Pubblicato il 10 Gen. 2019 alle 13:23 Aggiornato il 10 Gen. 2019 alle 13:24

Beppe Grillo ha firmato un Patto per la scienza, promosso dal virologo Roberto Burioni e da una serie di altri scienziati, e sottoscritto da personaggi politici, come Matteo Renzi. La notizia ha fatto subito scalpore, dal momento che il garante del Movimento Cinque Stelle non ha mai nascosto le sue posizioni anti-scientifiche.

Beppe Grillo sul blog del Movimento Cinque Stelle ci ha tenuto a specificare: “Ho ricevuto il presente appello dal Professor Guido Silvestri. Non conosco il Professor Roberto Burioni”. Burioni, che da anni ha intrapreso una battaglia contro gli anti-vaccinisti e l’antiscienza, non è molto apprezzato dagli elettori del Movimento Cinque Stelle.

L’appello in questione si rivolge proprio ai leader delle forze politiche italiane e chiede loro di sostenere, attraverso le loro decisioni, la scienza, al di là di qualsiasi orientamento politico. L’appello chiede di non tollerare forme di pseudoscienza nella tutela della salute pubblica del paese e dei suoi cittadini, oltre che a implementare la conoscenza scientifica nella popolazione e assicurare alla scienza adeguati finanziamenti pubblici.

Soltanto due mesi fa Grillo si era scagliato contro i cambiamenti climatici: “Non credeteci”, aveva dichiarato. Ma tra i cavalli di battaglia anti-scienza più noti di Grillo ci sono sicuramente i vaccini.

Leggi anche: Le dieci bufale più diffuse sui vaccini

Beppe Grillo ha un passato, e probabilmente un presente, da antivaccinista. In un ormai celebre monologo del 1998 Beppe Grillo parlava dei vaccini, e della truffa che c’è dietro. Grillo riassume così così il funzionamento del vaccino: “Prendi un vaccino sano, con il sistema immunitario perfetto, gli inoculi un virus piccolo, così lo abitui. Quando arriva il virus grosso, il virusino piccolo gli fa un c*** così. Ma se il virus grande non arriva?”

Beppe Grillo prosegue, scagliandosi contro il ministro De Lorenzo, che nel 1991 approvò l’obbligatorietà del vaccino dell’epatite B dietro una tangente pagata da Smith Kline Beechm (Glaxo), casa farmaceutica produttrice dello stesso vaccino.

Nello stesso monologo Grillo sosteneva che i cittadini erano stati presi in giro sull’efficacia dei vaccini dal momento che malattie come poliomelite e difterite, debellate grazie alle campagne di vaccinazione, stavano in realtà “scomparendo per i fatti loro”.

Non solo vaccini. Beppe Grillo in passato si era scagliato in generale contro i farmaci, contro le malattie inesistenti e contro il business delle case farmaceutiche:

Tra le sue posizioni controverse vi è anche il il sostegno al metodo Di Bella contro i tumori e al metodo Stamina, condannati dalla comunità scientifica come privi di riscontro scientifico. Grillo definì Di Bella un “martire” per denunciare un presunto complotto ai suoi danni.

Tra l’elenco delle posizioni anti-scientifiche di Grillo, non manca poi l’Aids: “Prima scoprirono il virus, e poi ci voleva l’epidemia. Se no che cazzo di virus era? Dove c’è la malattia non vende il farmaco, dove non c’è la malattia crea la malattia”, diceva Grillo definendo l’Aids la più grande bufala del secolo.

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