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Grillo e Casaleggio, non più due giullari

I due leader raccontano quale sarà il futuro del Movimento, e dell’Italia

Di Gian Maria Volpicelli
Pubblicato il 4 Mar. 2013 alle 13:13 Aggiornato il 28 Nov. 2018 alle 14:18

Grillo Casaleggio due giullari

Tre giorni fa, sul britannico “Guardian”, Gianroberto Casaleggio, braccio destro di Beppe Grillo e cofondatore del MoVimento 5 Stelle (M5S), ha ribadito che i parlamentari stellati non daranno la fiducia a nessun governo, pur concedendo che “se si riuscisse a formare un esecutivo, il M5S voterà ogni proposta che sia parte integrante del suo programma.”

“Casaleggio ha detto”, spiega il corrispondente a Roma del Guardian John Hooper, “che il suo obiettivo a lungo termine è portare il M5S al potere. Fino ad allora , non si faranno accordi con nessun altro partito”.

Casaleggio ha poi affermato che il successo del movimento è “essenzialente un prodotto di Internet, che ha reso possibile la democrazia diretta che il movimento ha scelto e praticato” e che l’exploit grillino in Italia è solo l’inizio di un “cambiamento che toccherà tutte le democrazie.”

Beppe Grillo ha invece scelto di affidare le sue parole al New York Times. In un articolo intitolato “A Jester no more, Italy’s Gadfly of Politics Reflects a Movement” (Non più un giullare, il persecutore della politica italiana è espressione di un Movimento), Liz Aldermann e Elisabetta Povoledo scrivono che Grillo ha paragonato un suo sostegno a un eventuale governo a “un patto fra Napoleone e Wellington”.

Il comico e politico genovese ha accolto le giornaliste americane “a piedi nudi, con indosso jeans sbiaditi e una maglietta grigia con un’immagine di Gandhi” e ha dichiarato che il suo scopo è “liberarsi di un sistema che ha disintegrato il Paese, per costruire qualcosa di nuovo che riporterebbe l’Italia a essere una vera democrazia partecipativa”.

Il signor Grillo, è il commento del NYT, esemplifica un nuovo tipo di politico che emerge dai fuochi della lunga crisi economica dell’Unione Europea, e dall’insoddisfazione degli elettori in altri Paesi. Come Alexis Tsipras, il giovane astro nascente greco che ha cavalcato l’onda anti-austerità o come l’israeliano Yair Lapid.

Sul rischio che l’ascesa del M5S possa mettere a repentaglio l’Italia sul fronte dei mercati dopo le faticose conquiste del governo tecnico, Grillo ha replicato che i mercati reagiranno bene “se noi lavoreremo con trasparenza e serenità, saremo onesti, metteremo al bando i conflitti d’interessi, passeremo leggi contro il crimine, e supporteremo le piccole e medie imprese trasformando l’Italia in una comunità”.

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