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È morto Gilberto Benetton, il fondatore del Gruppo Benetton

Insieme ai fratelli, è stato il fondatore dell'azienda di abbigliamento nel 1965

Di Marta Facchini
Pubblicato il 22 Ott. 2018 alle 20:11 Aggiornato il 22 Ott. 2018 alle 20:45

È morto Gilberto Benetton, imprenditore italiano, fondatore del Gruppo Benetton e, secondo Forbes, il dodicesimo uomo più ricco d’Italia. Aveva 77 anni.

L’imprenditore è mancato al termine di una breve ma aggressiva malattia.

Insieme ai fratelli Carlo Giuliana e Luciano, aveva fondato l’azienda di abbigliamento nel 1965.

Gilberto vicepresidente di Edizione Srl, la società finanziaria della famiglia Benetton che controllava, tramite la società Atlantia, Autostrade per l’Italia. Rra il solo membro della famiglia veneta a essere rappresentato nel consiglio di Atlantia e aveva tessuto i legami con Florentino Perez per dare il via al più grande gruppo delle infrastrutture d’Europa.

L’imprenditore era rimasto profondamente scosso dal crollo del ponte Morandi. “Il disastro di Genova deve essere per noi come azionisti un monito perenne, anche se terribile e per sempre angoscioso nei nostri cuori, a non abbassare mai la guardia e continuare a spingere il management, che ha la responsabilità della gestione, a fare sempre di più e di meglio, nell’interesse di tutti, e ripeto tutti”, aveva osservato un’intervista rilasciata dopo il cedimento del viadotto Polcevera.

“Se nel caso di Autostrade sono stati commessi degli errori, quando si sarà accertato compiutamente l’accaduto verranno prese le decisioni che sarà giusto prendere”, risponde l’imprenditore alla domanda se crede che da parte di Autostrade per l’Italia siano stati commessi errori”, aveva aggiunto.

Ed era stato un duro colpo anche sopportare la morte di Carlo, il fratello minore amatissimo, che se n’era andato all’improvviso stroncato da un brutto male.

Era considerato il più riservato e schivo della famiglia: chi l’ha consociuto lo ricorda come un uomo generoso e di poche parole, quasi timido. Mentre i fratelli viaggiavano per il mondo, lui conduceva un vita sobria, al di sotto delle sue possibilità se non per l’amore per una barca da 50 metri, il suo unico lusso. Gilberto è rimasto fedele a sua moglie, la signora Lalla, la compagna di una vita. Lascia due figlie, Sabrina e Barbara.

Secondogenito di quattro fratelli, rimasto orfano molto giovane, aveva abbandontato gli studi ad appena 14 anni. La ricetta del successo, amava dire, era stata la capacità di avere dedicato la vita al lavoro e di avere costruito una perfetta e armonica suddivisione dei ruoli con gli altri fratelli.

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