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Perché è importante il giacimento petrolifero di Tempa Rossa

Il giacimento lucano è salito alle cronache per le dimissioni del ministro Guidi, ma è un impianto fondamentale per la politica energetica italiana

Di TPI
Pubblicato il 4 Apr. 2016 alle 14:49

Il 31 marzo il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi ha rassegnato le dimissioni dal proprio incarico. A portarla a questa decisione è stata un’intercettazione telefonica con il compagno Gianluca Gemelli, imprenditore nel campo delle opere ingegneristiche.

Dalle indagini condotte dalla procura di Potenza è emerso che il ministro Guidi avrebbe garantito al compagno Gemelli di inserire, nell’ambito della legge di stabilità del 2015, un emendamento che lo avrebbe favorito con un subappalto pari a oltre due miliardi di euro nei lavori per il giacimento di idrocarburi di Tempa Rossa, in Basilicata.

Questa vicenda ha portato alle cronache questo importante impianto, strategico per la politica energetica italiana. Il giacimento di Tempa Rossa si trova nel territorio dei comuni di Gorgoglione e Corleto Perticara, in provincia di Potenza, ed è stato scoperto nel 1989.

Per sfruttare questo giacimento, è in corso di realizzazione la costruzione di otto pozzi, sei dei quali già realizzati e altri due in attesa di essere autorizzati.

A gestire questo giacimento è al 50 per cento l’azienda petrolifera francese Total, al 25 per cento i giapponesi di Matsui e, per il restante 25 per cento, i britannico-olandesi di Shell.

Da questo impianto le estrazioni potranno avere inizio nel 2017, ed è prevista una produzione elevatissima quando la struttura raggiungerà il pieno regime: 50mila barili di petrolio, 230mila metri cubi di gas naturale, 240 tonnellate di GPL e 80 tonnellate di zolfo al giorno.

Il petrolio estratto, e destinato a essere esportato, dovrà essere condotto a Taranto e trattato presso la raffineria locale dell’Eni.

A pochi chilometri di distanza da Tempa Rossa si trova inoltre il giacimento gestito dall’Eni della Val d’Agri, dove sono presenti in tutto 27 pozzi, 20 dei quali nel comune di Viggiano, il più ricco di petrolio di tutta Italia. Quello della Val d’Agri è al momento il più grande giacimento petrolifero d’Europa su terraferma.

Questa alta densità di giacimenti rende la Basilicata la zona d’Italia con la più alta produzione di idrocarburi: il 70,6 per cento del petrolio e il 14 per cento di gas dell’intera penisola italiana vengono estratti nella regione lucana.

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