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Crollo ponte Morandi, la procura acquisisce gli atti di Autostrade

Credit: AFP/Getty Images

I pm proseguono l'inchiesta per individuare le responsabilità del cedimento del viadotto. I reati contestati sono disastro colposo, omicidio colposo plurimo e attentato alla sicurezza dei trasporti

Di Marta Facchini
Pubblicato il 22 Ago. 2018 alle 11:32 Aggiornato il 22 Ago. 2018 alle 12:01

La procura ha acquisito gli atti di Autostrade per il crollo del ponte Morandi di Genova. Lo riferisce RaiNews. genova ponte

Già in precedenza, erano stati acquisiti gli atti riguardanti la progettazione, la realizzazione e la manutenzione dell’opera.

Per il cedimento del viadotto, che ha provocato 43 vittime accertate e oltre 600 sfollati, si ipotizza il reato di attentato alla sicurezza dei trasporti, disastro colposo e omicidio colposo plurimo.

“Non è stata una fatalità ma un errore umano”, ha sottolineato il procuratore Francesco Cozzi, che coordina le indagini sul caso con i pm Walter Cotugno e Massimo Terrile.

Le ipotesi di reato sono per ora “tutte a carico di ignoti perché bisogna individuare prima le possibili cause”, ha detto il capo della procura del capoluogo ligure.

Cozzi ha dichiarato che l’autorità giudiziaria ha sequestrato le immagini, relative al ponte e al tratto interessato dal cedimento, registrate dalla webcam della società Autostrade. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza collocate sul ponte sono necessarie per verificare quanti automezzi si trovassero sul viadotto al momento del cedimento e la dinamica di quanto accaduto.

“Acquisiremo tutto quello che è necessario e indispensabile. Di fronte a una tragedia del genere non voglio sentir parlare di limiti di spesa o di norma”, ha proseguito il procuratore. “È certamente importante: dovranno essere esaminate al più presto dai colleghi e soprattutto dai consulenti tecnici che si stanno occupando delle indagini, al momento la Polizia di Stato”.

Tra gli accertamenti da effettuare, ci sono quelli di tipo strutturale e ingegneristico, cantieristico e amministrativistico e sullo stato dell’arte dei piani di manutenzione.

Potrebbero essere state “una serie di concause” ad avere provocato il cedimento della struttura e non solo la rottura di uno strallo. È quanto ha sostenuto ai microfoni di SkyTg24 Roberto Ferrazza, presidente della commissione istituita dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per fare luce sulle cause del cedimento della campata centrale del viadotto.

“Il ponte si è prima piegato e poi è caduto”, ha detto Ferrazza al termine del sopralluogo sulle macerie del ponte. “Ci sono stati diversi fattori che hanno determinato il crollo del viadotto”.

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