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“Frittelle gratis solo ai bambini italiani”: la proposta del consigliere di Fratelli d’Italia di Mantova

Il gesto del consigliere è stato criticato anche dalla leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni

Di TPI
Pubblicato il 13 Feb. 2019 alle 17:13 Aggiornato il 13 Feb. 2019 alle 17:55

Un nuovo episodio di razzismo ha fatto salire agli onori della cronaca la città di Mantova, dopo che il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Luca de Marchi, ha offerto frittele e biglietti per l’autoscontro in regalo solo ai bambini italiani.

Gli immigrati a suo parere “hanno già troppe agevolazioni dal Comune: quindi io penso prima agli italiani”.

Il “sovranista mantovano”, come lo stesso de Marchi si definisce sul suo account Facebook, aveva promesso di distribuire frittelle gratis il 15 febbraio “solo ai bambini italiani”.

Il gesto del consigliere di FdI non è stato però apprezzato da Giorgia Meloni. “Mi dissocio nella maniera più categorica dall’iniziativa presa dal consigliere de Marchi, lede l’immagine del partito. Il consigliere la annulli immediatamente e porga le scuse pubbliche o saremo costretti a prendere provvedimenti nei suoi confronti”, ha scritto in una nota la leader del partito.

Parole dure sono giunte anche dal sindaco Pd Mattia Palazzi: “Discriminare fa schifo, farlo sulla pelle dei bambini ancora di più (…). Con questa iniziativa de Marchi rischia di farsi espellere anche da Fratelli d’Italia, come gli è già successo con la Lega e con CasaPound”.

Il consigliere però non ha accettato le accuse che sono state mosse contro di lui: “Le anime belle possono stare tranquille, nessun razzismo, ma priorità: a mio parere vanno aiutati prima gli italiani, che si parli di frittelle, di case popolari o di reddito di cittadinanza”.

“Comprerò delle frittelle, dolci tipici della tradizione mantovana, e dei biglietti per l’autoscontro a mie spese e predisporrò uno stand al luna park per distribuirli ai bambini”, ha spiegato de Marchi. “L’amministrazione comunale di Mantova garantisce un gran numero di agevolazioni agli extracomunitari, quindi io penso agli italiani”.

Per poter ricevere i dolci infatti basterà dimostrare di essere cittadini italiani, a prescindere dal colore della pelle: “I bambini italiani non sono necessariamente quelli bianchi. Se arriveranno ragazzini di colore, ma residenti sul nostro territorio da almeno dieci anni e con una famiglia ben integrata, saranno i benvenuti”.

“Non ho nessuna intenzione di mettermi a fare il gendarme che chiede di mostrare i documenti”, ci tiene a specificare il consigliere.” Ci saranno dolci per tutti, il mio è un atto coraggioso, ma anche provocatorio e con una finalità di propaganda, come accade in politica”.

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