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Katarzyna Skorupa, chi è la fidanzata di Paola Egonu

Il bacio. Credits: Rubin/Gazzetta dello Sport

Alla fine della Supercoppa italiana 2018, la Agil volley di Novara di Paola Egonu ha perso (nonostante i suoi 30 punti). Così la giocatrice è andata a bordo campo e ha baciato la ragazza

Di Massimo Ferraro
Pubblicato il 12 Nov. 2018 alle 10:39 Aggiornato il 12 Nov. 2018 alle 10:41

Chi è la fidanzata di Paola Egonu? Subito dopo il suo coming out in un’intervista al Corriere della Sera, si erano diffuse voci sull’identità della compagna della campionessa della nazionale italiana di volley femminile.

Nessuno sapeva chi fosse fino a sabato 10 novembre, quando al termine della partita di Supercoppa italiana disputata il 10 novembre 2018 tra Novara e Conegliano (1-3), Egonu si è consolata per la sconfitta della sua squadra – nonostante i suoi 30 punti – con la compagna, baciandola a bordo campo.

Il bacio è stato immortalato da La Gazzetta dello Sport, che lo ha pubblicato sul giornale.

La fidanzata di Paola Egonu è Katarzyna Skorupa, palleggiatrice di origini polacche. Skorupa, 34 anni, è un’ex compagna di squadra di Egonu all’Agil volley, che ora gioca all’Igor Gorgonzola di Novara. La differenza d’età tra le due pallavoliste è di 14 anni.

Coming out – Paola Egonu, una delle azzurre arrivate a giocare la finale contro la Serbia nei Mondiali di Volley 2018, si racconta in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Prima domanda, cosa ha fatto la schiacciatrice subito dopo la sconfitta in Giappone: “Sono tornata in albergo e ho chiamato la mia fidanzata. Piangevo e lei mi ha consolata, mi ha detto che le sconfitte fanno male, ma sono lezioni che vanno imparate. E che ci avrei sofferto, però, poi, sarei stata meglio”.

Paola Egonu rivela così la sua relazione sentimentale, sottolineando che trova assolutamente normale avere una fidanzata e affermarlo con tanta tranquillità.

La 19enne, diventata un vero e proprio simbolo e idolo dei fan della nazionale azzurra di pallavolo, racconta che la dedizione e la forza d’animo hanno avuto un ruolo importante nel successo della squadra.

Cos’è l’amore? “Non lo so. Lo sto scoprendo ora, forse. Penso che l’amore sia in tutto. La telefonata di un amico, le compagne di squadra che si interessano a te e tu a loro. Nasciamo con l’amore, perché nasciamo con nostra madre che ci riempie di baci e ci coccola e vorrebbe che fossimo protetti per tutta la vita. Solo che non sempre è così. Adesso però, almeno per ora, lo è”.

Chi è – Nata da genitori nigeriani e cugina della pallavolista Terry Enweonwu, Paola ha scelto l’Italia per amore del volley. “Un’appartenenza non esclude l’altra”. Casa è dovunque siano i suoi genitori: Lagos, Abuja, Milano o Manchester, dove il papà voleva portarla una volta trasferitosi.

“Ho scelto di restare a Milano, voglio sfruttare le opportunità che mi dà la pallavolo”, disse ai suoi genitori papà Ambi e mamma Sundey in procinto di volare in Inghilterra. Genitori che sono la sua forza: “Papà un palazzo, io e mamma una cosa sola”, le sue parole alla Gazzetta.

Paola viene da una famiglia numerosa e divisa tra la Nigeria e il mondo: 13 zii, tantissimi cugini e il nonno, il capo famiglia, che non ha mai gradito “l’abbigliamento pallavolistico”. Troppo corti quei pantaloncini.

Una famiglia molto religiosa che considera il corpo “un dono”, un tempio che non può essere “sporcato” dai tatuaggi.

Come tutte le sue coetanee è attiva sui social. In particolare su Instagram dove racconta la sua vita dentro e fuori dal campo..

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