Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » News

Roberto Fico (M5s): “Siamo alternativi a Salvini, dico sì all’integrazione, no alla Tav e alla paura”

Roberto Fico

Il presidente della Camera, in un'intervista a Repubblica, ha parlato anche del caporalato

Di Luca Serafini
Pubblicato il 8 Ago. 2018 alle 10:24

“Le vie legali di accesso sono coerenti al cento per cento con la lotta alla tratta degli esseri umani. Un’immigrazione controllata, sostenibile, come avviene in Canada, può portare benefici per tutti. Dove questo non avviene, dove non si integra, crescono lo scontro sociale e la paura”, ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, in un’intervista a Repubblica.

Sui rapporti tra M5s e Lega, Fico ha sottolineato come non vi sia un’alleanza ma un contratto: “Siamo forze politiche ben distinte e alternative”. “Quanto alla Tav”, ha aggiunto, “quella contro la Torino-Lione è una lotta cui ho partecipato dal 2005. C’è stato un grande lavoro con il movimento no Tav, è una battaglia che non si può dimenticare”.

Sui braccianti, dopo i tragici incidenti in cui a Foggia hanno pero la vita in sedici, l’esponente pentastellato ha assicurato che “c’è da parte del governo e delle forze politiche la consapevolezza che queste situazioni vanno affrontate in modo strutturale, perché le condizioni disumane in cui vivono queste persone non sono degne di un paese civile”. Per Fico la legge sul caporalato “può essere rafforzata e migliorata, ma il principio dev’essere quello di combattere lo sfruttamento”.

Nella giornata di ieri, Fico si era espresso sul tema del caporalato con un post su Facebook: “Le tragedie di questi giorni in Puglia ci ricordano come la vita dei braccianti sia troppo spesso legata a condizioni di vita e di lavoro inaccettabili. Questa piaga ha un nome: caporalato. E va combattuta strenuamente con interventi seri”, ha scritto il presidente della Camera.

“Non ci possiamo permettere che ci siano lavoratori, come i braccianti, ridotti in condizione di schiavitù e pagati pochi euro all’ora. Il nostro Paese deve garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori, a partire da quelli più deboli. Questo è un tema su cui tenere alta l’attenzione: è anche attraverso il modo di garantire condizioni di lavoro dignitose che si misura la civiltà di un’intera comunità”, ha concluso Fico nel sui post.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version